Per garantire la sicurezza dell'insediamento di Biden si sta costruendo una recinzione intorno al Campidoglio
WASHINGTON - Non si è ancora placato il clamore per l'assalto dei manifestanti pro-Trump al Campidoglio di ieri che, inevitabilmente, il pensiero si rivolge alla cerimonia d'insediamento di Joe Biden, distante meno di due settimane.
Per garantire che la cerimonia abbia luogo come previsto si sta costruendo una recinzione intorno al palazzo, come spiegato da Ken Cucinelli, del Dipartimento della sicurezza nazionale, in un'intervista a Fox. Cucinelli assicura quindi che il giuramento del 20 gennaio sarà «sicuro».
I dubbi di Gorbaciov - Incerta, invece, è la tenuta futura degli Stati Uniti, secondo l'ex presidente dell'Unione sovietica Mikhail Gorbaciov. Interpellato da Interfax, ha dichiarato: «I disordini mettono in discussione il destino futuro degli Usa come Stato».
Trump cancella i tweet - Intanto Trump ha potuto riappropriarsi del suo strumento di comunicazione preferito: Twitter. Il blocco temporaneo dell'account, ha spiegato un portavoce del social network alla Cnn, è venuto meno con la cancellazione dei tre tweet incriminati: uno di critica nei confronti del vicepresidente Mike Pence, un video rivolto ai manifestanti che hanno fatto irruzione nel Campidoglio e un messaggio testuale indirizzato agli stessi destinatari.
«In conseguenza della situazione di violenza senza precedenti in corso a Washington, noi abbiamo chiesto la rimozione dei tre tweet di @realDonaldTrump per le gravi e ripetute violazioni della nostra politica per l'integrità civica», aveva dichiarato Twitter Safety affermando che questo vuol dire che l'account sarà «bloccato per le 12 ore dopo la rimozione dei tweet» e se questi non saranno completamente rimossi rimarrà bloccato.
Twitter aveva anche sottolineato che «future violazioni» della propria politica comporteranno la «sospensione permanente dell'account @realDonaldTrump. La nostra policy relativa all'interesse pubblico» - che ha di fatto garantito la permanenza online di molti messaggi del presidente - «finisce nel momento in cui riteniamo che il rischio di un danno sia maggiore e/o più grave. Continueremo a valutare la situazione in tempo reale, anche esaminando l'attività» all'esterno del social «e le dichiarazioni fatte al di fuori di Twitter. Terremo il pubblico aggiornato anche sull'eventuale necessità di un inasprimento del nostro approccio».
Facebook mantiene il blocco - Le restrizioni di Facebook su Donald Trump saranno estese: gli account del presidente saranno bloccati «a tempo indeterminato e per almeno le prossime due settimane fino a quando una pacifica transizione di potere non sarà completata», afferma Mark Zuckerberg. Il blocco si applica anche a Instagram.
Un «tradimento» della presidenza - La condotta di Donald Trump è un «tradimento» della presidenza. Lo afferma l'ex ministro della giustizia William Barr in una nota all'Associated Press. «Orchestrare» una folla «per mettere pressione sul Congresso è imperdonabile».
Mobilitata la Guardia nazionale - Vari Stati e il District of Columbia stanno mobilitando circa 6'200 uomini della Guardia nazionale a Washington. Lo riferisce la CNN citando fonti del Pentagono.