Le proteste sono iniziate a metà febbraio. Sinora sono finite in manette 110 persone
BARCELLONA - A Barcellona di nuovo tafferugli per l'arresto del rapper Pablo Hasél, finito in cella per dei tweet che attaccavano la monarchia spagnola e le forze dell'ordine e, dicono i manifestanti che da giorni affrontano la polizia, per le sue denunce e rivendicazioni sociali.
Furgoni della polizia bersagliati con le bottiglie molotov, cassonetti rovesciati e incendiati, negozi saccheggiati, banche prese di mira: la capitale catalana ha vissuto un'altra serata di scontri e tensione, con almeno 10 arresti, uno dei quali per l'incendio a una camionetta della polizia.
Fonti giornalistiche hanno constatato la presenza di diverse centinaia di manifestanti nelle strade del centro, mentre la polizia catalana, i Mossos d'Esquadra, parlano della fitta presenza di "casseur" incappucciati, che hanno iniziato in serata ad attaccare commercianti e banche.
Da metà febbraio, quando sono iniziate le proteste per l'arresto di Hasél, sono almeno 110 le persone arrestate.