Se le stime sui contagi parlano chiaro, è un po' meno immediato capire se (e come) si potrà varcare il confine
MILANO - Più di 10, forse 11 o pure 12 sono le Regioni che da lunedi 26 aprile - data della riapertura di ristoranti e non solo - potrebbero tornare in giallo. Si tratta, ovviamente, di stime che tengono conto dell'evoluzione attuale che dovranno però essere confermate dalle autorità questo venerdì.
Come segnalato dal Corriere della Sera e altri quotidiani candidate a entrare nella fascia di minor pericolosità Covid sono Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria ed Emilia Romagna. A queste si aggiungono anche Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo così come le provincie autonome di Trento e Bolzano.
Zona gialla significa anche possibilità di spostamento da una Regione all'altra, ma per quanto riguarda il passaggio dalla frontiera?
Ovvero, per noi ticinesi cosa cambia?
Le cose non sono ancora chiarissime, se in Italia vale il jolly dei certificati “verdi” - rilasciato dopo tampone negativo (valido 48 ore), vaccinazione o guarigione dal Covid (valido 6 mesi) - in Svizzera, al momento, non c'è nulla di simile.
Da una parte l'ultimo Decreto, almeno fino al 30 aprile, sostiene che per chi viene dall'estero non cambia nulla: ovvero, tampone per entrare, e poi mini-quarantena e un nuovo tampone a termine della stessa.
Dall'altra però, sempre stando al testo del Dpcm, possono valere anche i "certificati verdi" di altri Paesi europei - anche la Svizzera ne starebbe sviluppando uno analogo e in linea con quelli UE - e quindi le cose potrebbero rapidamente cambiare.
Insomma, i dubbi restano, ma è probabile che - nel corso dei prossimi giorni - verrà fatta un po' più di chiarezza.