La prefettura di polizia ha emesso un'ordinanza che vieta l'accesso all'area, che ora sarà bonificata
PARIGI - Le autorità parigine hanno proibito l'accesso alla piazza antistante la cattedrale di Notre-Dame, devastata due anni fa da un incendio. Il motivo? Sono state rilevate concentrazioni troppo elevate di piombo, diretta conseguenza del rogo del 15 aprile 2019.
La prefettura di polizia della capitale francese ha comunicato che «i risultati dell'ultima campagna di misurazioni hanno rivelato concentrazioni di polvere di piombo superiori al livello usuale parigino in alcuni punti della piazza». Il prefetto di polizia Didier Lallement ha emesso un'ordinanza che vieta il passaggio di pedoni e veicoli sulla piazza, salvo alcuni punti specifici di transito. L'apertura sarà soggetta a una bonifica dell'area e non avverrà prima che «tutti i valori registrati siano tornati a un livello sufficientemente basso».
L'ambientalista Jacky Bonnemains ha dichiarato a Figaro: «Più di 400 tonnellate di piombo sono andate in fumo durante l'incendio di Notre-Dame. L'incorporazione di piombo da parte dell'organismo, qualunque sia la dose, è pericolosa per la salute». Con la sua associazione, Robin des Bois, aveva presentato richiesta di costituzione di parte civile e aveva chiesto un'indagine per stabilire le conseguenze per la salute dopo l'incendio: «La nostra denuncia si basa su un certo numero di ritardi nell'informazione al pubblico, ritardi nella bonifica delle scuole, ma anche incoerenze nell'apertura e chiusura della piazza di Notre-Dame».