Si complica ancor più una situazione già difficile a causa dell'aumento dei casi di coronavirus
BHUBANESWAR - Con le sue piogge sferzanti accompagnate da forti venti (fino a 140 km/h) il ciclone Yaas ha raggiunto l'India e il Bangladesh, costringendo più di un milione di persone all'evacuazione, nel pieno delle difficoltà legate all'aumento di casi di coronavirus.
L'allerta è lanciata dal Dipartimento meteorologico indiano, ripreso dall'agenzia AP.
Negli Stati di Odisha e Bengala Occidentale, la tempesta ciclonica ha già causato due morti e danneggiato numerose case, provocando anche qualche frana. Il problema è reso ancor più grave dall'alta marea, che ha inondato all'incirca 200 villaggi dell'area.
Tutto ciò mentre il Paese sta ancora recuperando dall'ultimo devastante ciclone, Tauktae, che ha colpito la costa occidentale dell'India la scorsa settimana, uccidendo più di 140 persone. Senza dimenticare l'aumento di casi Covid. Il Primo ministro della regione di Odisha, Naveen Patnaik, ha lanciato un appello alla gente nei rifugi per indossare le mascherine e mantenere la distanza sociale: «Dobbiamo affrontare entrambe le sfide simultaneamente».
Nel distretto meridionale di Patuakhali, due argini del fiume sono stati sovrastati dalla forza dell'acqua, inondando i villaggi vicini. Almeno 15'000 persone sono accorse nei rifugi anti-ciclone. Gli aeroporti di Kolkata e Bhubaneshwar sono stati chiusi e i servizi ferroviari cancellati. Ai pescherecci e alle barche è stato detto di non uscire e di mettersi al riparo.
Con la tempesta ora quasi completamente sulla terraferma, però, i venti dovrebbero iniziare a indebolirsi.