La presunta responsabile, un'infermiera, avrebbe manifestato posizioni negazioniste
JEVER - Potrebbero essere molte più del previsto le persone alle quali sarebbe stata somministrata una soluzione salina, invece del vaccino contro il coronavirus. «Si tratta di un totale di 8557 persone che potrebbero non aver ricevuto alcuna protezione vaccinale in tutto o in parte, sebbene lo presuppongano» ha dichiarato Sven Ambrosy, il responsabile del circondario della Frisia in Bassa Sassonia.
Secondo le indagini della polizia, la presunta responsabile - un'infermiera sulla quarantina, incaricata di preparare le siringhe - avrebbe somministrato un totale di 9'673 inoculazioni al posto dei vaccini Pfizer, Moderna e AstraZeneca. A essere lasciati "scoperti" sono soprattutto persone sopra i 70 anni di età.
«Nelle azioni della donna presumiamo che ci possa essere del metodo» ha affermato Ambrosy, il che implica che l'ipotesi dell'errore in buona fede non sia più presa in considerazione. Si pensa quindi che l'infermiera possa essere no-vax. «Un commento su Facebook di fine 2020 e più messaggi su Whatsapp ci fanno pensare a questa possibile inclinazione della donna» ha spiegato la polizia.
La priorità in questo momento è di vaccinare tutti coloro ai quali non è stata somministrata la dose prevista.