I fedeli della minoranza sciita del Paese erano riuniti in preghiera, si temono più di cento morti
Secondo la polizia locale l'ordigno sarebbe entrato con un attentatore suicida, che si è mescolato tra i fedeli
KUNDUZ - Un'esplosione ha avuto luogo oggi pomeriggio in una moschea a Kunduz, nel nord dell'Afghanistan, «uccidendo o ferendo almeno 100 persone».
Lo ha dichiarato un funzionario della polizia talebana, ripreso dall'agenzia di stampa AP.
Lo scoppio è avvenuto durante una sessione settimanale di preghiera di fedeli della minoranza musulmana sciita dell'Afghanistan. L'attacco è stato rivendicato dall'Isis.
Secondo il Vicecapo della polizia della provincia di Kunduz, la maggior parte dei fedeli presenti nella moschea «è stata uccisa», e l'attacco potrebbe essere stato effettuato da un «attentatore suicida che si è mescolato tra i fedeli». In seguito, ha assicurati agli sciiti «che i talebani sono pronti a garantire la loro sicurezza».
Il bilancio dell'attacco odierno, di decine di morti, è il più alto da quando le forze di Usa e Nato hanno lasciato il Paese alla fine di agosto.