L'azione è già stata rivendicata, l'azienda non ha intenzione di pagare
MILANO - L'azienda italiana San Carlo, vera istituzione nel mondo delle patatine fritte e degli snack, è stata vittima di un attacco hacker. L'azione, rivendicata sul dark web da una gang di criminali informatici denominata "Gruppo Conti", è stata compiuta tramite un Cryptolocker - una forma di ransomware che infetta i sistemi Windows e cripta i dati della vittima. La quale può tornare in possesso delle informazioni pagando un riscatto.
Negli uffici della San Carlo sarebbe arrivata una richiesta di pagamento del tutto simile a quella indirizzata questa estate alla Regione Lazio e, più recentemente, alla Siae.
Fonti vicine all'azienda fondata a Milano nel 1936, citate dal Corriere della Sera, spiegano che i backup di sistema sono integri e che quindi non c'è nessuna intenzione di pagare il riscatto agli hacker. Una strategia consigliata dagli esperti d'informatica, insieme a misure preventive in grado di rendere la vita difficile agli aggressori digitali.
Nel pomeriggio è arrivata la presa di posizione da parte di San Carlo: «I nostri tecnici hanno riscontrato un’intrusione nei nostri sistemi informatici. Sono state immediatamente attivate tutte le procedure di sicurezza per isolare e contenere la minaccia. Al momento alcuni servizi informatici sono solo parzialmente funzionanti» spiega l'azienda «ma l’operatività del Gruppo è comunque garantita, dalla produzione, alla distribuzione, alla vendita dei nostri prodotti».
Il Garante italiano della privacy e la Polizia Postale sono stati informati dalla stessa San Carlo, la quale «sta procedendo ad analizzare i dati che potrebbero essere stati danneggiati o trafugati, procedendo altresì a informare le persone che possono essere state interessate».