Oggi è apparso davanti alla Corte del magistrato dove, nuovamente, si è dichiarato non colpevole
CITTÀ DEL CAPO - La scorsa settimana un incendio è divampato nel parlamento sudafricano. Per spegnerlo, i vigili del fuoco sono rimasti sul luogo per due giorni. Un uomo è stato arrestato in relazione all'accadimento e oggi è comparso davanti alla Corte del magistrato di Città del Capo, dove è stata formulata l'accusa aggiuntiva di terrorismo.
L'uomo attualmente in stato di fermo si chiama Zandile Mafe e ha 49 anni. Al momento si dichiara non colpevole dell'incendio avvenuto la scorsa settimana che ha sventrato la sede dell'Assemblea nazionale e della Vecchia assemblea a Città del Capo. Oggi in tribunale è stata formulata l'accusa di terrorismo nei suoi confronti, in quanto avrebbe piazzato un esplosivo. Questa si aggiunge ai capi d'imputazione quali effrazione, tentato furto e incendio doloso.
L'avvocato Dali Mpofu, che difende il 49enne, ha spiegato alla Corte che il suo cliente è stato sottoposto a una valutazione psichiatrica, da cui è emerso che soffre di «schizofrenia paranoide». Ha pertanto chiesto il suo rilascio su cauzione. Lo Stato, riporta l'Independent Online, vuole che Mafe resti 30 giorni in una struttura di Valkenberg.