Unicef Italia lancia l'allarme: «Niente oramai è al sicuro dagli attacchi»
KIEV - In Ucraina «almeno 450.000 bambini con meno di due anni necessitano di urgente supporto per l'alimentazione. Più di 16 milioni di persone hanno bisogno di assistenza umanitaria: 2,9 milioni sono bambini sotto i 18 anni. Molti di più quelli che, oggi, sono vittime di una brutalità che è un oltraggio morale da cui devono essere protetti». Lo dichiara Andrea Iacomini portavoce di Unicef Italia.
«Con la continua distruzione delle infrastrutture di base e l'interruzione dei servizi essenziali, la portata dei bisogni umanitari continua a peggiorare in tutta l'Ucraina, esponendo bambini e famiglie a eventi traumatici e a condizioni di grave vulnerabilità», dice Iacomini.
«Niente oramai è al sicuro dagli attacchi. Ospedali, maternità, pediatrie, scuole e orfanotrofi sono sotto il fuoco delle armi pesanti, insieme a case, rifugi, sistemi idrici, centrali elettriche e altre infrastrutture essenziali: 1,4 milioni le persone senza acqua e 4,6 milioni che vi hanno un accesso solo limitato, un milione le persone prive di elettricità e 264.000 di gas», sottolinea Iacomini. «Almeno 56 sono stati gli attacchi contro strutture mediche, 500 le scuole danneggiate o distrutte».
«Nel quadro di un rigido inverno, con le temperature ancora ben sotto lo zero, il confinamento nei rifugi, lo sfollamento e la fuga delle famiglie in tutto il paese aggravano drammaticamente i rischi di epidemie di polio e morbillo, di malattie respiratorie e diarroiche e di altra natura: la prevalenza di tubercolosi e HIV in Ucraina è tra le più alte in tutta Europa, mentre l'epidemia di polio dello scorso anno nell'Ucraina occidentale ha evidenziato il rischio di malattie prevenibili da vaccino», conclude Iacomini.