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STATI UNITILa porta non si è chiusa e il killer è entrato

01.06.22 - 19:30
Emergono nuovi dettagli sulla strage avvenuta nella scuola elementare texana in cui 21 persone hanno perso la vita
Afp
La porta non si è chiusa e il killer è entrato
Emergono nuovi dettagli sulla strage avvenuta nella scuola elementare texana in cui 21 persone hanno perso la vita

UVALDE - Almeno una porta è rimasta aperta. Il killer della scuola di Uvalde sarebbe entrato senza problemi all'interno delle elementari dopo che una maestra non sarebbe riuscita a chiudere l'accesso al perimetro.

Perché quella porta non si è chiusa? È questo l'interrogativo che gli investigatori si stanno attualmente ponendo in merito alla sparatoria di massa avvenuta il 24 maggio in una scuola elementare di Uvalde, Texas, in cui 19 bambini e due maestre sono stati uccisi, e altri 17 allievi sono rimasti feriti. L'accesso all'edificio sarebbe infatti dovuto risultare impossibile, o perlomeno difficile, in quanto lo stabile è dotato di porte che si bloccano automaticamente e che si possono aprire senza una chiave solo dall'interno.

Prima che il killer 18enne entrasse nell'edificio, una maestra stava facendo avanti e indietro dalla sua aula al parcheggio mentre la sua classe era in pausa pranzo. Stava portando all'interno dell'edificio dei dolci. Avendo le mani occupate, aveva messo un sasso sull'uscio, in modo che la porta che stava utilizzando non si chiudesse. Come ha raccontato alle autorità, riporta il San Antonio Express News, ha visto un furgoncino nero schiantarsi e un uomo urlare «ha una pistola».

Quindi, dice, è corsa in aula a prendere il suo telefono per chiamare il 911 ed è tornata alla porta per chiuderla. Mentre calciava via il sasso, ha visto il giovane armato entrare nel perimetro scolastico. Racconta di essere sicura di aver chiuso la porta, di averla lasciata andare e di aver sentito il clic che fa quando si blocca. Ma quella porta non si è chiusa. E gli investigatori cercano di capirne il motivo, mentre un altro docente del complesso ha riportato che anche altre due porte nell'ultimo periodo risultavano difficili da chiudere.

Un altro dettaglio che emerge dal racconto della maestra è che la chiamata con il 911 a un certo punto, mentre cercava un nascondiglio, è stata interrotta e che nessuno l'ha più ricontattata. Dice di non aver provato a richiamare e di aver impostato il suo telefono sul silenzioso perché aveva paura di essere scoperta dal tiratore, che a quel punto era riuscito ad accedere all'edificio.

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