In Francia diverse organizzazioni si sono mobilitate per limitare l’aviazione privata a causa delle emissioni di CO2.
PARIGI - Treni e bus in alternativa ai jet privati, ecco in sostanza l’iniziativa di un gruppo di Ong francesi per ridurre l’impatto climatico del Paese. Julien Bayou, segretario nazionale del partito “Europe Ecologie Les Verts”, per primo aveva proposto a fine agosto di vietare i velivoli privati con il pretesto che «inquinano dieci volte di più rispetto a un aereo di linea». Le richieste si sono in seguito estese a varie organizzazioni ambientaliste che si sono unite al coro d'indignazione.
Un'estate bollente - Dopo un’estate particolarmente colpita dai cambiamenti climatici, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è giunta dalle parole dell'allenatore della squadra di calcio del Paris Saint-Germain. Il club francese è famoso per le importanti disponibilità finanziarie e per gli stupendi da capogiro dei giocatori. Durante l’ultima trasferta a Nantes la squadra ha preferito spostarsi con un Boeing 737 privato piuttosto di un semplice treno TGV.
Durante la conferenza stampa prima della partita di Champions con la Juventus, Christophe Galtier, alla richiesta di usare mezzi pubblici per le trasferte ha risposto ironicamente: «Stamattina abbiamo parlato con la nostra compagnia di trasporti per sapere se non fosse possibile utilizzare un carro per il nostro prossimo viaggio». Una risposta che pretendeva di suscitare simpatica, ma che invece ha scatenato un mare di polemiche.
Impatto sull'ambiente - L'episodio ha riacceso il dibattito nazionale. I viaggi in jet hanno un impatto sproporzionato sull’ambiente. Secondo l’Ong “Transport and Environment”, un gruppo di organizzazioni non governative europee che promuovono la mobilità sostenibile, in media un viaggio di un velivolo privato consuma tra le cinque e le quattordici volte più di un aereo di linea. Lo stesso aereo di linea emette a sua volta circa quaranta volte in meno rispetto a un treno.
Un’inchiesta del quotidiano Le Monde rivela chiaramente che la maggior parte dei voli privati avviene tra città che dispongono di un collegamento pubblico veloce e diretto. I dati analizzati dal giornale francese sono disponibili grazie a una serie di sensori di identificazione ADS-B (Automatic Dependent Surveillance) obbligatori che ogni velivolo è costretto a utilizzare, e sono facilmente reperibili sul sito Adsbexchange.
Un risparmio di soli 15 minuti - L’esempio più estremo dello spreco dei jet privati è il tragitto Parigi-Bordeaux. Dall’inizio del 2022, 375 jet hanno percorso la tratta. Le due città sono collegate da una servizio TGV ad alta velocità che impiega appena quindici minuti in più rispetto al viaggio in aereo. Tra i cinque viaggi più frequenti effettuati in Francia, solo Cannes, città apprezzata dagli appassionati di viaggi privati, non è raggiungibile da Parigi in aereo. Tuttavia, un volo diretto per Nizza e un viaggio in auto di circa quarantacinque minuti consentono di risparmiare tre quarti delle emissioni di CO2.
Ferragnez nell'occhio del ciclone - Durante l’estate l’indignazione verso questi voli privilegiati è esplosa trasformandosi spesso in violenti attacchi contro chi li utilizza. La rabbia e la collera degli ambientalisti non hanno risparmiato l’Italia. A fine luglio la coppia Ferragni e Fedez era finita nell’occhio del ciclone per aver utilizzato un jet privato per una vacanza a Ibiza. Un tragitto che secondo i molti commenti sui social, poteva tranquillamente essere compiuto diversamente grazie ai molti collegamenti pubblici per raggiungere la località balneare. Un vizio, quello del trasporto privato, che l’influencer italiana non ha perso malgrado l’ondata di critiche. Infatti la coppia, dopo i giorni festivi in Spagna, si era recata in Albania al festival musicale Sunny Hill di Tirana sempre grazie al jet privato.