È conosciuto come il "tagliatore di dita" e si trova dietro le sbarre elvetiche dallo scorso febbraio
BRUXELLES - Signori della droga. Violenza. Corruzione. Il Belgio come un «narco-stato», come l'ha definito il procuratore generale di Bruxelles, Johan Delmulle. Negli ultimi dieci anni il traffico di cocaina che passa per Anversa è notevolmente aumentato, culminando in un'estate 2022 che i giornali fiamminghi descrivono «di fuoco». In questa si inserisce il tentato rapimento del ministro della Giustizia, che negli ultimi mesi ha inasprito la guerra contro i narcos.
Lo scorso sabato Vincent Van Quickenborne, sindaco di Courtrai e capo dell'esecutivo belga è intervenuto via video durante un ballo che si stava tenendo nella città di cui custodisce le chiavi. Senza mezzi termini, ha annunciato alla popolazione di essere stato preso di mira dalla criminalità organizzata in un piano di rapimento. Nei pressi della sua abitazione, venerdì 23 settembre, erano state ritrovate delle armi, tra cui dei kalashnikov, e delle bottiglie piene di benzina in un'auto sospetta.
Sempre sabato il ministro ha comunicato su Facebook che non parteciperà a una serie di appuntamenti, in quanto un dispositivo di sicurezza volto a proteggerlo è stato predisposto. Ha poi spiegato che il tentato rapimento sta ottenendo l'effetto opposto di quanto sperato dai mandanti: «Si rafforza la mia convinzione che dobbiamo continuare a lottare. I criminali si sentono in trappola. Quella sensazione è giusta. Perché continueremo a combattere la criminalità organizzata, con più uomini e risorse di prima».
Arrestati i sospetti - Nelle ore che sono seguite all'annuncio del ministro, tre sospettati sono stati arrestati nei Paesi Bassi e un altro uomo è stato preso in custodia domenica. Le autorità belghe hanno richiesto la loro estradizione e i quattro si sono fermamente opposti. Ora spetterà al tribunale di Amsterdam prendere una decisione entro i prossimi 60 giorni.
I possibili mandanti - Il portale online belga 7sur7 ha riportato martedì mattina una lista dei possibili mandanti del tentato rapimento. Tra questi figura anche un uomo di 36 anni, conosciuto come il "tagliatore di dita" per aver mozzato il dito con l'aiuto di una cesoia a un uomo che lo aveva denunciato per un affare di droga risalente al 2010.
Nel 2021 il 36enne è stato descritto da Van Quickenborne come uno degli uomini più ricercati del Belgio. In seguito, il "tagliatore di dita" ha denunciato il ministro per diffamazione. È poi fuggito sotto falso nome in Svizzera, dove è stato arrestato lo scorso febbraio. Attualmente sta scontando, tra le altre cose, una pena per riciclaggio di denaro. Si oppone fermamente all'estradizione verso il Belgio.
Il 36enne ha inoltre diversi legami con trafficanti di droga condannati in Belgio, ma che sono riusciti a fuggire verso il Marocco o a Dubai, o che sono in attesa di estradizione.