I 27 membri dell'Ue hanno trovato l'accordo nel corso della riunione dei rappresentanti permanenti
BRUXELLES - L'Unione europea ha dato il via libera al nuovo pacchetto di sanzioni, l'ottavo, contro la Russia. Il punto più rilevante è l'inclusione del price cap, ovvero il tetto massimo, al prezzo del petrolio. L'accordo è stato trovato mercoledì mattina nel corso della riunione dei rappresentanti permanenti dei Paesi membri. Le sanzioni entreranno in vigore giovedì.
«Abbiamo approvato un nuovo pacchetto di sanzioni», ha dichiarato ai media l'ambasciatore polacco presso l'Ue Andrzej Sados. «Include un tetto massimo sul prezzo del petrolio russo inviato in paesi terzi e meccanismi per evitare l'elusione delle sanzioni». Il suo collega tedesco Michael Clauss ha aggiunto che il pacchetto è un'ulteriore dimostrazione di come «l'Ue rimanga unita e determinata a sostegno dell'Ucraina».
Alle società europee viene vietato il trasporto di petrolio russo e non potranno più essere stipulati finanziamenti e assicurazioni alle petroliere russe. L'unica eccezione? Che il greggio trasportato da questi giganti del mare non venga venduto sotto un certo prezzo. Tra i vari punti dell'accordo, spiega Bloomberg, ci sono misure per mitigare l'impatto che le sanzioni avranno sul traffico marittimo delle merci, specialmente su paesi come Grecia, Cipro e Malta che basano una discreta fetta della propria economia su questo settore. L'Unione europea, con questo accordo, si allinea al G7 includendo misure per limitare le entrate del Cremlino dalla vendita di petrolio in paesi in via di sviluppo (che, com'è noto, non aderiscono alle sanzioni lanciate dopo l'inizio della "operazione militare speciale").
L'ottavo pacchetto prende di mira una serie di entità russe e di soggetti, molti dei quali strettamente legati ai referendum per l'annessione delle regioni ucraine occupate in questi mesi. Le sanzioni riguardano quindi anche individui che risiedono nei territori di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
Non sono ancora noti i dettagli definitivi del pacchetto di sanzioni: la conferma arriverà con procedura scritta. È certo che il divieto di esportazione è stato allargato a macchinari, prodotti chimici e acciaio, ma anche a un certo numero di beni. Negli scorsi giorni la stampa internazionale aveva indicato che il divieto di vendita in Russia avrebbe riguardato una vasta gamma di prodotti di uso quotidiano come gli elettrodomestici, le sigarette, i cosmetici e perfino la carta igienica.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha commentato: «Accolgo con favore l'accordo raggiunto oggi dagli Stati membri sull'ottavo pacchetto di sanzioni. Ci siamo mossi in modo rapido e deciso. Non accetteremo mai i falsi referendum di Putin né alcun tipo di annessione in Ucraina. Siamo determinati a continuare a far pagare il Cremlino».