La compagnia si è rifiutata di pagare il riscatto, fissato a 10 milioni di dollari americani
SYDNEY - I cybercriminali russi che hanno colpito il maggior fondo australiano di assicurazione medica Medibank, in una netta intensificazione dell'attacco hanno pubblicato ieri nel dark web una quinta tranche di dati, di 1500 pazienti divisi in quattro gruppi, denominati "malattie trasmesse sessualmente", "HIV", "malattie psicologiche" e "epatite virale".
Gli hacker avevano chiesto un riscatto di 10 milioni di dollari Usa, che la compagnia ha rifiutato di pagare. Hanno ora pubblicato anche un link a un video YouTube, in cui il nazionalista russo Simeon Boikov, che vive a Sydney e sostiene apertamente l'invasione russa dell'Ucraina, intervista un presunto cliente di Medibank il quale accusa l'ente assicurativo di «mettere i profitti sopra le persone» decidendo di non pagare un riscatto.
«Continueremo a sostenere tutte le persone che sono state colpite da questo crimine, attraverso il nostro Cyber Response Support Program», ha dichiarato l'amministratore delegato di Medibank, David Koczkar. «Questo include supporto alla salute mentale, protezione dell'identità e misure di sostegno per difficoltà finanziarie», ha aggiunto.
«La polizia federale australiana interverrà rapidamente contro chiunque tenti di beneficiare, di sfruttare o commettere reati usando dati rubati di clienti Medibank. Continueremo a collaborare strettamente con la polizia federale che è concentrata nel prevenire l'uso criminale di questi dati», ha detto ancora Koczkar.