Meno test e in alcuni casi sarà possibile passare la quarantena a casa propria
PECHINO - La Cina ha annunciato oggi un allentamento generale delle restrizioni sul Covid riducendo i requisiti obbligatori e la frequenza dei test e consentendo ad alcuni casi positivi di mettersi in quarantena a casa propria.
Secondo le nuove linee guida svelate oggi dalla Commissione nazionale per la salute (Nhc) - che ha lo status di ministero - «le persone infette asintomatiche e i casi lievi che possono essere isolati a casa saranno isolati in generale»: un cambiamento radicale rispetto alla norma precedente secondo cui ogni persona positiva doveva essere portata in un centro di quarantena.
Tra gli altri punti cruciali delle nuove regole anche la possibilità di accedere alla maggior parte degli edifici pubblici senza mostrare il codice verde sanitario sul proprio telefono.
Si aggiunge la riduzione dei test, che in precedenza dovevano obbligatoriamente essere fatti più volte alla settimana per poter accedere a qualsiasi luogo pubblico. Adesso i tamponi su larga scala saranno effettuati solo in «scuole, ospedali, case di cura e luoghi di lavoro ad alto rischio».
Anche il ricorso alle serrate, che a volte venivano applicate a interi quartieri o addirittura a città, sarà ridotto, e le aree a rischio che non hanno registrato casi per cinque giorni saranno riaperte.
La Cina accelererà anche la vaccinazione degli anziani, una debolezza che le ha impedito di allentare le norme sanitarie.
Un'altra novità è che ora sarà possibile viaggiare da una provincia cinese all'altra senza dover esibire un test PCR negativo effettuato nelle 48 ore precedenti e senza dover essere testati all'arrivo.
Subito dopo l'annuncio delle nuove misure, le ricerche di viaggi sull'applicazione Ctrip per il periodo del Capodanno cinese sono salite al massimo da tre anni a questa parte, secondo il media statale The Paper.
L'inversione di rotta del governo cinese sulla politica zero-Covid arriva dieci giorni dopo un'ondata di manifestazioni di dimensioni mai viste dalle mobilitazioni pro-democrazia di Tiananmen nel 1989. Nei giorni scorsi diverse città e province cinesi, tra cui Pechino e Shanghai, avevano già annunciato un allentamento delle restrizioni.