il 46enne Samuel Rappylee Bateman voleva sposare persino una delle sue figlie.
SALT LAKE CITY - L'autoproclamato profeta di un piccolo gruppo poligamo al confine tra Arizona e Utah aveva oltre 20 mogli, gran parte delle quali minorenni, e puniva i suoi seguaci se non lo trattavano come il loro leader religioso. Sono questi i risultati di un'inchiesta condotta dall'FBI su Samuel Rappylee Bateman, 46 anni.
L'uomo era già stato arrestato in agosto dopo che era stato scoperto mentre trasportava da uno stato all'altro, in un rimorchio, tre adolescenti destinate probabilmente a essere sue spose. Bateman faceva parte di una branca della Chiesa fondamentalista di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, una setta separatista dei mormoni.
A finanziare l'operato di Bateman erano adepti maschi che gli consegnavano anche mogli e figlie minorenni come spose. Gli ultimi reati commessi dall'uomo, secondo l'FBI, sono rapimento e ostruzione della giustizia a favore di tre delle sue mogli, accusate di aver portato via dalle famiglie alle quali erano state affidate otto ragazzine spose che i servizi sociali dell'Arizona avevano tolto a Bateman.
L'uomo aveva tentato di prendere in sposa persino la figlia, ma l'adolescente aveva confidato il piano alla madre, che è scappata con lei ottenendo un ordine restrittivo nei confronti del marito.