Dopo un weekend tra interrogatori e rivelazioni, il governo greco ha deciso di prendere alcune misure nei confronti dell'eurodeputata
BRUXELLES - L'interrogatorio, l'arresto e i sacchi di banconote. Dopo uno scoppiettante weekend tra manette e accuse, la settimana dell'eurodeputata e vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili Inizia con il congelamento di tutti i suoi beni dall'autorità ellenica per l'antiriciclaggio. Lo ha reso noto lunedì mattina il governo greco.
Lo scandalo è stato rivelato venerdì sera dopo che la eurodeputata e diverse altre persone, tra cui il fidanzato e il padre di Kaili e diverse personalità pubbliche come Antonio Panzeri, sono stati prima interrogati e poi arrestati con l'accusa di corruzione. La banda avrebbe accettato centinaia di migliaia di euro da «uno Stato del Golfo», si presume il Qatar.
«Accuse gravi». «Un caso incredibile» - Nelle scorse ore sono arrivate le prime dichiarazioni da importanti esponenti dell'Ue e della politica internazionale. Per Josep Borrell, alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, le notizie del weekend «sono molto preoccupanti» e si parla di accuse «molto gravi».
Da parte sua, la ministra degli Affari Esteri tedesca Annalena Baerbock ha dichiarato arrivando a Bruxelles che «si tratta di un caso incredibile» in cui è in gioco «la credibilità dell'Europa».
Un "colpo all'italiana" - Sempre lunedì si apre una seduta di Plenaria a Strasburgo. Secondo alcuni osservatori il terremoto che sta avvenendo in queste ore a Bruxelles sarebbe un «colpo all'italiana», in quanto sempre più indiziati provengono dalla Penisola. Ma non solo.
Alcuni parlamentari, come il francese Raphael Gluksmann, chiedono di dimostrare che «l'Europa non è in vendita». E in tutto questo caos si inseriscono anche fonti interne, riporta l'Ansa, del Partito popolare europeo, secondo cui in Italia, al momento, ci sarebbero delle figure «tossiche» nelle fila dei socialisti.
Non è escluso che il tema rientri nella sessione di oggi: è fortemente probabile che la presidente Roberta Metsola lanci l'amo nel suo discorso di apertura.
Da sinistra a destra - Secondo Andrea Spyropoulos, segretario del Comitato politico centrale del Pasok, «da diverso tempo Eva Kaili aveva preso le distanze dall'ideologia del suo partito e si identificava sempre più con quello al governo Nea Demokratia e con il Partito popolare europeo».