I manifestanti brasiliani, attraverso le piattaforme social, hanno lanciato un'intensa propaganda. Un crimine annunciato e prevedibile?
Un crimine annunciato - Le vetrate in frantumi, i seggi della plenaria distrutti e le sale vandalizzate lasciano spazio solo a un grande punto interrogativo. Come è potuto succedere? E soprattutto, si poteva prevedere?
Durante la mattinata il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato alle piattaforme social media di bloccare la propaganda golpista diffusa su Twitter, Tiktok e Telegram. I tre social media sono stati infatti i principali motori della propaganda online che ha portato allo scoppio delle violenze di ieri sera. Facciamo il punto.
La propaganda su Twitter e Telegram - Da quando l'ex presidente Jair Bolsonaro ha perso le elezioni, migliaia di suoi sostenitori hanno utilizzato gruppi Telegram per organizzare le loro proteste. Secondo le indagini delle autorità brasiliane da settimane diversi account social si sono mobilitati come un vero e proprio esercito per spingere i sostenitori di Bolsonaro a intervenire. Una polarizzazione che ha contribuito creare un clima di violenza e odio nel Paese.
Dietro le quinte di questi account circolano anche messaggi in codice. Il più frequente: “Selma's Party”. Un sistema per aggirare la censura cambiando la parola “Selma” con “Selva”, un grido di guerra dell’esercito brasiliano.
Tutto gratis - In un messaggio diffuso venerdì su un canale Telegram, un uomo offre posti disponibili in «autobus gratuiti, senza spese, tutto gratis: acqua, caffè, pranzo, cena». Destinazione? Brasilia. Le autorità brasiliane sono finite al centro delle critiche per la passività e l'impreparazione al pericolo. Tanti i segnali non percepiti dall'Intelligence brasiliana.
In un altro messaggio, i sostenitori dell'ex presidente chiedono agli «hacker ed esperti informatici d'invadere tutti i sistemi governativi». Hanno invitato inoltre i riservisti dei «militari e della polizia a condividere esperienze tattiche e guidare il sequestro di Brasilia e del suo governo fasullo».
«Il colpo di stato non è del presidente Bolsonaro. Il golpe non è delle Forze Armate», si legge in un messaggio riportato dalla Bbc. «Il colpo di stato è del popolo brasiliano e sarà fatale».