Il bilancio delle vittime dall'inizio delle proteste è salito a 47. Gli scontri con le forze dell'ordine continuano.
LIMA - Un poliziotto di pattuglia lunedì notte nella cittadina peruviana di Juliaca, teatro dei recenti scontri tra forze di sicurezza e manifestanti che chiedono il rilascio dell'ex presidente Pedro Castillo, è stato attaccato e bruciato vivo dai dimostranti, mentre il bilancio delle vittime è salito ad almeno 47 dall'inizio delle proteste: lo riportano i media internazionali.
Il 29enne José Luis Soncco Quispe era di pattuglia con un collega lunedì sera quando la loro auto è stata attaccata da una folla che ha poi dato fuoco al veicolo, ha riferito la polizia.
Secondo il collega di Soncco, Ronald Villasante Toque, i due sono stati «trattenuti e attaccati fisicamente da circa 350 manifestanti»: Villasante è stato portato in un ospedale di Lima con ferite multiple alla testa, mentre Soncco è morto sul posto.
Il primo ministro Alberto Otárola ha confermato la morte dell'agente affermando che l'uomo «è stato bruciato vivo nella sua auto di pattuglia».
Intanto, l'ufficio del difensore civico del Perù ha reso noto che dall'inizio delle proteste il mese scorso 39 civili sono stati uccisi negli scontri con la polizia e altri sette sono morti in incidenti stradali, oltre all'agente ucciso lunedì.