Un altro giovane ha perso la vita vicino a Ramallah: è la decima vittima di giornata
JENIN - Nove persone sono morte e altre venti sono state ferite nel corso di un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Jenin, nei Territori Palestinesi.
Da Tel Aviv spiegano di aver «fermato un attacco terroristico imminente della Jihad islamica», ma il portavoce dell’Autorità nazionale palestinese tuona: «Israele sta compiendo un massacro con la complicità della comunità internazionale che resta in silenzio».
Il bilancio delle vittime di questo giovedì è in seguito salito a dieci: un altro giovane è stato ucciso nel villaggio di a-Ram, vicino a Ramallah, durante incidenti verificatisi dopo l'ingresso di un'unità militare.
Netanyahu: non è una escalation - Israele «non punta a una escalation» ma «le forze di sicurezza sono pronte ad affrontare ogni sviluppo sui vari fronti per garantire la sicurezza dei suoi cittadini». Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu al termine della consultazione di governo sulla situazione dopo i fatti di Jenin. «I soldati - ha aggiunto - hanno sventato attentati che potevano costare molte vite umane».