Secondo i critici, la norma, costruita sulla medesima legge russa, mina le possibilità del Paese di entrare a far parte dell'Ue
TBILISI - Sessantasei manifestanti sono stati arrestati e una cinquantina di poliziotti sono rimasti feriti durante le proteste a Tbilisi in Georgia contro la legge sugli agenti stranieri.
Ieri sera i manifestanti hanno sfondato le barriere all'ingresso del Parlamento, tentando di entrare nel cortile del palazzo. Bombe molotov e pietre sono state lanciate contro la polizia negli scontri durante la notte, dopo che il Parlamento ha dato il suo sostegno iniziale a un progetto di legge sugli agenti stranieri che secondo i critici mina le speranze di adesione all'Ue del Paese del Caucaso meridionale, la libertà di stampa e la società civile.
Secondo il ministero dell'Interno georgiano, la polizia ha dovuto rispondere usando la forza in modo «proporzionato» dopo che manifestanti avevano lanciato bottiglie molotov contro il Parlamento e avevano mandato in frantumi alcune finestre dell'edificio. In una nota si aggiunge che alcuni agenti di polizia feriti hanno dovuto essere sottoposti a operazioni chirurgiche e anche alcuni civili sono rimasti feriti.
Giorgi Vashadze, del partito di opposizione Strategia Aghmashenebeli, ha invece affermato che «le forze speciali e la polizia hanno fatto un uso sproporzionato della forza contro una dimostrazione pacifica» e che tra gli arrestati figura Zurab Japaridze, capo di un altro partito di opposizione, il Girchi.
Già in Parlamento erano scoppiati dei tafferugli tra favorevoli e oppositori alla legge bavaglio, costruita, di fatto, su quella varata dalla Russia diversi anni fa e ampliata nel corso del 2022 da Putin. Oggi in Russia è possibile bollare come "agenti stranieri" tutti quegli enti e persone che si oppongono alle decisioni prese dal Cremlino. La Corte europea dei diritti umani, sempre lo scorso anno, ha stabilito che questa legge viola i diritti umani.
Il Parlamento georgiano riprenderà il dibattito della legge solo tra «alcuni mesi», quando avrà ottenuto il parere della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa, a cui ha inviato la normativa. Lo ha detto il presidente del partito governativo Sogno Georgiano, Irakli Kobakhidze, citato dall'agenzia russa Interfax.