Coinvolti anche un importante avvocato turco e la società Equality di Milano, che faceva capo all'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri
BRUXELLES - L'inchiesta sul Qatargate si estende alla Turchia, passando per Londra: tra il 2019 e il 2021 un importante avvocato turco, Hakan Camuz, che lavora nella City avrebbe versato 75mila euro alla società Equality di Milano che faceva capo all'ex eurodeputato italiano Pier Antonio Panzeri e al suo braccio destro Francesco Giorgi, compagno dell'ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili. Altri 200mila euro sarebbero stati versati da un'altra società turca nel 2018.
A rivelarlo è il Financial Times, dopo la decisione della procura di Milano di aprire un'inchiesta autonoma sul giro illecito di mazzette, nella quale è emerso il ruolo di Equality per «ripulire» 300mila euro.
Il consulente legale turco vicino al presidente Recep Tayyip Erdogan, intervistato dal foglio britannico, ha affermato di aver stipulato «contratti di consulenza» con Equality per «servizi di lobbying etico» che includevano risoluzioni che condannavano i crimini di guerra in Siria e Yemen, l'agevolazione di incontri con altri deputati al Parlamento europeo, eventi pubblici a Bruxelles, interrogazioni parlamentari e la garanzia di finanziamenti Ue per le sue cause di beneficenza.
Camuz si è detto «devastato» dalle accuse fatte a suo carico dallo stesso Giorgi nel corso delle sue deposizioni agli inquirenti, e ha negato di essere mai stato a conoscenza di illeciti da parte di Giorgi e Panzeri, riferendo di stare valutando la possibilità di intraprendere un'azione legale contro l'assistente parlamentare. «Abbiamo fatto un accordo pensando che stessimo parlando con un'entità legittima che ci avrebbe aiutato a sensibilizzare sui casi di cui ci occupiamo», ha sottolineato.