La conferenza stampa della Polizia fa chiarezza: i morti dell'assalto di giovedì notte sono 8, compreso l'attentatore
AMBURGO - Tra le 7 vittime dell'attacco alla chiesa dei Testimoni di Geova ad Amburgo c'è anche un bimbo nel grembo della madre al settimo mese di gravidanza. Lei è sopravvissuta mentre il killer, Philipp F. , si è tolto la vita durante l'assalto.
8 corpi in quella Chiesa - Tutti i morti sono di cittadinanza tedesca. Nel corso della conferenza stampa delle autorità del ministero dell'Interno, insieme ai rappresentanti delle forze di polizia oltre che dell'autorità giudiziaria in corso ad Amburgo, viene inoltre confermata che, incluso l'autore della strage, i morti in totale sono 8.
Tra le vittime, scrive lo Spiegel, 4 uomini e 2 donne fra i 33 e i 66 anni. Come anticipato, fra le vittime, c'è un bambino non ancora nato colpito nel grembo materno. La donna - che è sopravvissuta - era al settimo mese di gravidanza. 8 persone, invece, sono rimaste ferite. 4 di queste in modo grave.
L'intervento immediato - Il delitto è avvenuto intorno alle 21, quattro minuti dopo la prima chiamata di emergenza, che sarebbero poi arrivate fino a 47 nei minuti successivi.
Il responsabile delle forze di sicurezza, Matthias Tresp conferma l'intervento immediato delle forze speciali che hanno abbattuto le porte della chiesa, dove si trovavano circa 50 persone. «Hanno visto alcune persone sdraiate a terra», ha confermato Tresp.
Il porto d'armi e la presunta malattia mentale - L'aggressore, che aveva richiesto e ottenuto un porto d'armi come tiratore sportivo, ha rivolto la pistola contro se stesso quando sono arrivati gli uomini dei reparti speciali. Nel folle atto il killer ha usato nove caricatori da 15 colpi, oltre ad averne con sé altri 20.
Non viene invece ancora confermato ufficialmente - anche se resta l'ipotesi più accreditata - che l'uomo fosse un ex membro dei Testimoni di Geova che avrebbe lasciato volontariamente la comunità di fede, circa un anno e mezzo fa.
Sempre nel corso della conferenza stampa il capo della polizia Meyer ha dichiarato che l'autorità per le armi - sembra a seguito di una lettera anonima su una presunta malattia mentale dello stesso - aveva visitato l'attentatore senza preavviso nel febbraio 2023.