Il presidente russo sfida l'Occidente e pochi giorni dal mandato di arresto per crimini di guerra della Corte penale internazionale.
MARIUPOL - Vladimir Putin alla guida di un suv per le strade di Mariupol, prima distrutte e poi ripulite dall'esercito di Mosca. Sempre il presidente russo che si intrattiene con gli abitanti della città ucraina e promette di ricostruire questo «piccolo angolo di paradiso». Le immagini pubblicate dall'agenzia di stampa russa Tass sono quasi surreali, tanto da generare dubbi sulla loro autenticità. Dubbi immediatamente scacciati da un intervento del Cremlino.
Una sfida all'Occidente - A pochi giorni dal mandato di arresto della Corte internazionale dell’Aja, il presidente russo si è recato sabato notte per la prima volta nella regione occupata del Donetsk. Non si era mai spinto così vicino al fronte. «Un viaggio di lavoro» è stata la definizione scelta dal Cremlino per spiegare un itinerario che sa tanto di provocazione.
Un guanto di sfida in un luogo simbolo della guerra scatenata dal despota russo. Nella città sulle sponde del Mare d’Azov, che si trova sotto controllo russo da più di 10 mesi, si è infatti consumata una delle battaglie più lunghe e sanguinose del conflitto. Un assedio che ha ridotto la città in cenere.
Una città simbolo - Per mesi la città è diventata l'emblema della tenacia della resistenza ucraina asserragliata nei tunnel dell'acciaieria Azovstal. Secondo le stime di un rapporto delle Nazioni Unite ben il 90% degli edifici è stato danneggiato dai bombardamenti. Inoltre circa 350’000 abitanti sono fuggiti su una popolazione che contava poco più di mezzo milione.
Ma qual è il significato della visita del presidente russo? Mariupol è stata fin dall’inizio dell’invasione all’Ucraina uno dei principali obiettivi del Cremlino. Il controllo della città permette infatti a Mosca di controllare il mare d’Azov e creare una continuità territoriale con la Crimea. Putin mira ora a lanciare una vasta opera di ricostruzione dei quartieri residenziali per “conquistare” il favore della popolazione locale della città portuale.
«Dobbiamo iniziare a conoscerci meglio», sono state le parole del presidente russi rivolte ai cittadini incontrati. Una disponibilità confermata anche dai video pubblicati in rete. «La gente ha iniziato a ritornare in città in modo spontaneo quando ha visto che è in corso la ricostruzione», ha spiegato Marat Khusnullin, il vicepremier russo in un siparietto con Putin pubblicato dalla Tass.