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ISRAELEProteste e caos dopo che Netanyahu ha fatto saltare la testa di un ministro

27.03.23 - 08:37
Yoav Gallant si era opposto alla riforma del potere giudiziario fortemente voluta dal premier
Reuters
Fonte Ats ans
Proteste e caos dopo che Netanyahu ha fatto saltare la testa di un ministro
Yoav Gallant si era opposto alla riforma del potere giudiziario fortemente voluta dal premier

GERUSALEMME - Più potere al legislativo e meno al giudiziario. Una riforma fortemente voluta dal premier israeliano Netanyahu sta raccogliendo forti e violente proteste per le strade di Israele e in particolare a Tel Aviv dopo che domenica il ministro della Difesa Yoav Gallant è stato fatto dimettere perché si era opposto ai piani del primo ministro.

Decine di migliaia di persone sono scese in strada nel pomeriggio di ieri, sventolando le bandiere del Paese e chiedendo al governo di fare un passo indietro. Le proteste sono proseguite anche durante la notte e la folla si è scontrata in vari punti con la polizia che, per disperdere i manifestanti, ha fatto anche uso dei cannoni ad acqua. La manifestazione è stata violenta e forte a tal punto che lo stesso presidente Isaac Herzog ha chiesto lunedì al governo di non proseguire nella sua revisione giudiziaria.

La riforma consiste nell'aumentare il potere dei politici a scapito di quello della Corte suprema. La mossa serve, a detta del governo, a ribilanciare i poteri tra legislativo e giudiziario. Tuttavia, secondo molti Paesi, tra cui i principali alleati di Israele - gli Stati Uniti - la riforma consiste in un affronto alla democrazia.

Ancora proteste nel pomeriggio - I leader delle proteste anti riforma giudiziaria hanno indetto una manifestazione di massa alle 14 (ora locale) davanti la Knesset a Gerusalemme.

«Non consentiremo alcun compromesso che danneggi l'Indipendenza della Corte Suprema». Gli stessi hanno chiesto che il ministro Gallant, licenziato dal premier Benyamin Netanyahu, sia riportato alla responsabilità della difesa.

Oggi il governo ha convocato una Commissione che intende modificare il meccanismo di nomina dei giudici della Corte assicurando alla maggioranza politica la preminenza nella scelta.

Nel frattempo secondo fonti citate dai media israeliani il premier Benyamin Netanyahu, che parlerà alla nazione alle 10:30 ora locale, annuncerà il congelamento della tanto contestata riforma. Un sospensione definitiva oppure solo un rinvio? 

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COMMENTI
 

rosi 1 anno fa su tio
quando la sete di potere, di affari personali, d'intrighi porta questi capi di stato a comportarsi nei confronti del proprio popolo con arroganza, prepotenza.

Adegheiz 1 anno fa su tio
La democrazia in medio Oriente…
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