L'organizzazione dell'evento è ancora in alto mare. I dubbi riguardano il percorso del corteo, i costi e la partecipazione di Harry.
LONDRA - I preparativi per l'incoronazione di re Carlo III e della regina Camilla stanno subendo forti ritardi dovuti a una serie di problemi organizzativi, nonostante manchino poco più di tre settimane all'evento e i recenti annunci di Buckingham Palace sulla cerimonia.
Lo rivela il tabloid Mirror in prima pagina, che cita fonti vicine alla famiglia reale e parla addirittura di "caos" attorno alla solenne incoronazione in programma il 6 maggio all'abbazia di Westminster.
Viene chiamato in causa anche il principe ribelle Harry, secondogenito del sovrano emigrato negli Usa con la consorte Meghan dopo il traumatico strappo del 2020 dai Windsor. Harry non ha ancora sciolto la riserva sulla partecipazione all'evento con la consorte, nonostante abbia ricevuto da tempo l'invito e sia scaduto il 3 aprile il termine per dare la conferma. La mancata risposta, sempre secondo il tabloid, ha avuto una ricaduta diretta sulla complessa disposizione dei posti nella cerimonia, non ancora ultimata.
Non solo, nella «corsa contro il tempo» degli organizzatori ci sono discussioni sul percorso del corteo, con la proposta di ridurlo per una ragione di costi. Dubbi anche sul cerimoniale da seguire all'interno dell'abbazia: non è chiaro ancora se le donne debbano indossare i loro diademi prima dell'ingresso della regina. E ci sono timori riguardanti Carlo III, che potrebbe inciampare in diretta e davanti a milioni di telespettatori per le ingombranti vesti previste per il sovrano nell'incoronazione.
Per evitare ogni inconveniente i reali si esercitano di frequente a Palazzo in una struttura appositamente costruita che riproduce l'abbazia di Westminster.