Lo avrebbe violato l'esercito del Paese nel pieno dell'evacuazione dei cittadini britannici
KARTHUM - Il gruppo paramilitare sudanese Forze di supporto rapido (Rfs) ha affermato che l'esercito del Paese ha violato il cessate il fuoco di 72 ore, anche durante lo sfollamento dei cittadini britannici. Lo scrive il quotidiano britannico The Guardian.
Spari a Khartum, la capitale, e Omdurman sono stati segnalati dalle agenzie di stampa nonostante il cessate il fuoco. Il gruppo paramilitare sudanese è guidato da Mohamed Hamdan Dagalo, noto come Hemedti, che è stato vicecapo del consiglio di governo fino a quando non è stato sciolto dal capo militare del Sudan, Abdel Fattah al-Burhan.
Le affermazioni dei paramilitari non sono state verificate in modo indipendente. La sua dichiarazione, stando a The Guardian, diceva: «L'esercito sudanese ha violato il cessate il fuoco continuando ad attaccare Khartum con aerei, il che è una chiara violazione dell'accordo di cessate il fuoco. Ciò conferma l'esistenza di molteplici centri decisionali all'interno delle forze armate golpiste e dei resti del regime defunto».
«Esortiamo l'esercito sudanese a rispettare il cessate il fuoco e le sue condizioni per alleviare le sofferenze di civili innocenti. Chiediamo inoltre alla comunità internazionale di intervenire e fare pressione sull'esercito sudanese affinché rispetti i termini del cessate il fuoco. La violazione del cessate il fuoco da parte dell'esercito sudanese è una prova innegabile della loro sete di guerra e dello spargimento di sangue sudanese, che deve finire. Chiediamo una risoluzione pacifica del conflitto».