Per il ramo basso del Parlamento russo i nuovi emendamenti saranno valida nei territori in cui è stata introdotta la legge marziale
MOSCA - La Duma, il ramo basso del Parlamento russo, ha approvato in terza e ultima lettura alcuni emendamenti che prevedono la possibilità della "deportazione forzata e controllata" di persone dai territori in cui è stata introdotta la legge marziale, e quindi le regioni ucraine di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, in parte occupate dalle truppe russe. Lo riporta Novaya Gazeta Europa.
Inoltre, il progetto di legge prevede che le forze di sicurezza possano trattenere per 30 giorni le persone accusate di aver violato "divieti e restrizioni" stabiliti dai decreti presidenziali nei territori in cui vige la legge marziale.
Nella legge si prevede che si potranno svolgere elezioni o referendum nelle regioni ucraine occupate solo col consenso del ministero della Difesa di Mosca e dei servizi di sicurezza russi (Fsb).