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GUERRA IN UCRAINA«L'addestramento per gli F-16 è già iniziato», tra tempistica e «rischi colossali»

23.05.23 - 14:28
Il rappresentante della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell annuncia progressi ma difficoltà e rischi sono dietro l'angolo
Afp
Un gruppo di aerei F-16 sorvola il National Park Stadium di Washington, DC
Un gruppo di aerei F-16 sorvola il National Park Stadium di Washington, DC
Fonte ats ans
«L'addestramento per gli F-16 è già iniziato», tra tempistica e «rischi colossali»
Il rappresentante della politica estera dell'Unione europea Josep Borrell annuncia progressi ma difficoltà e rischi sono dietro l'angolo

BRUXELLES - Se Mosca, per bocca del viceministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, aveva avvertito che con il via libera del G7 agli F-16 l 'occidente si sarebbe assunto «rischi colossali», il progetto di consegna dei caccia e l'addestramento dei piloti ucraini continua ugualmente. Nonostante il rischio escalation possa a breve raggiungere il livello più alto dall'inizio del conflitto, oltre che rappresentare un ultimo step prima dello scontro diretto con la Russia.

«L'addestramento dei piloti ucraini per gli F-16 è già iniziato in molti paesi, come la Polonia - ha detto oggi l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea Josep Borrell - Questo prenderà tempo ma prima si inizia meglio è. All'inizio si discute, i paesi sono riluttanti, come per i Leopard, ma alla fine ci si arriva. Ed è una misura ulteriore per far sì che l'Ucraina si possa difendere».  

Alla riunione dei ministri della difesa dell'Ue «oggi ci occuperemo anche dello European Peace Facility: grazie a questo fondo abbiamo mobilizzato 10 miliardi di aiuti militari all'Ucraina rispetto ai 3,5 miliardi di richieste di rimborsi che abbiamo ricevuto, è molto di più di quanto ci aspettassimo», ha aggiunto Borrell, che si è poi detto sicuro che l'ottava tranche di rimborsi, al momento ferma per colpa del veto dell'Ungheria, verrà «sbloccata».

Se Zelensky ha chiesto almeno 200 aerei, il numero preciso di quelli consegnati - quelli pronti potrebbero essere circa 60 - si delineerà in base alle possibilità di ciascun Paese, visto che alcuni sono vecchi, altri necessari per la difesa nazionale.  L'Ucraina necessiterà anche di tecnici, infrastrutture adeguate e pezzi di ricambio, tutte difficoltà con costi esorbitanti e ancora da superare, tanto che l’ambasciatore russo a Washington, ripreso oggi da Avvenire, afferma che «l’Ucraina non ha infrastrutture per far funzionare gli F-16. Non ha piloti a sufficienza e tecnici per i velivoli. Che cosa succederebbe se i caccia decollassero da aeroporti europei?».

Necessari mesi per l'addestramento - Quanto alle tempistiche, gli Ucraini fanno eco a quanto dichiarato a Cnn dal Segretario all'aeronautica degli Stati Uniti d'America, Frank Kendall, ovvero che ci vorranno diversi mesi prima che l'Ucraina possa utilizzare gli F-16. «In nessun caso metteremo gli F-16 o qualsiasi altro caccia occidentale in numero significativo nelle mani dell'aeronautica militare ucraina prima di qualche mese da oggi», ha dichiarato infatti Kendall. 

Addestramento di mesi dunque e non di un periodo superiore ai due anni, come solitamente viene impartito ai piloti Usa di F-16. Nello specifico, secondo il contenuto di un documento dell’Air Force potrebbero essere necessari da quattro fino a sei mesi per formare gli equipaggi. Nel frattempo 50 piloti ucraini sarebbero già in Arizona per effettuare prove al simulatore.

Un messaggio per Mosca - L'addestramento dei piloti ucraini all'uso degli F-16 o di altri caccia di produzione occidentale è «un passo importante» che permetterà agli alleati di fornire i jet «a un certo momento». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg arrivando al palazzo Europa di Bruxelles per prendere parte al Consiglio Difesa.

«Così diamo anche un messaggio: sosterremo l'Ucraina quanto serve e Mosca non pensi di logorarci sfruttando il fattore tempo», ha aggiunto.

Intanto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass ha sostenuto che la fornitura di F-16 a Kiev da parte dei paesi occidentali «non potrà cambiare in modo fondamentale la situazione sul terreno», mentre l'ex presidente russo e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale Dmitry Medvedev ha avvertito che più armi l'Occidente fornisce all'Ucraina e più distruttive sono queste armi, «più diventa probabile» uno scenario da «apocalisse nucleare».
 
 

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COMMENTI
 

Suissefarmer 1 anno fa su tio
sembrava che la Russia blaterava quando diceva di invadere l'Ucraina... ora sembra come allora che stia nuovamente blaterando con l'inizio del conflitto con l'occidente e l'uso delle testate.... tanto dite di no, ma quando succederà sarà tardi! se non c'è la fanno ad accordare il zely con putin, sicuramente il stolten no sarà da meno.

Tiki8855 1 anno fa su tio
Vedremo de questa sarà la mossa giusta....

Keope1963 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
La mossa giusta non è certo farsi ricattare dai despoti
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