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GUERRA IN UCRAINA Il presidente spagnolo Pedro Sanchez è a Kiev

01.07.23 - 11:08
Voleva che il primo atto della presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue fosse dedicato alla guerra in Ucraina
Reuters
Fonte ATS ANS
Il presidente spagnolo Pedro Sanchez è a Kiev
Voleva che il primo atto della presidenza spagnola del Consiglio dell'Ue fosse dedicato alla guerra in Ucraina

KIEV -  

«Solo l'Ucraina può stabilire termini e tempi per i negoziati di pace». Lo ha detto il premier Pedro Sánchez intervenendo nel parlamento di Kiev, proprio nel giorno in cui si apre il semestre di presidenza spagnola del Consiglio europeo.

«Altri paesi stanno proponendo piani di pace. Il loro contributo è molto apprezzato, ma, allo stesso tempo, non possiamo accettarlo completamente. Questa è una guerra di aggressione, con un aggressore e una vittima. Non possono essere trattati allo stesso modo», ha spiegato il premier spagnolo.

Il leader socialista ha anche annunciato nuovi aiuti pari a 55 milioni di euro per Kiev, ha promesso che la fornitura di armi continuerà e ha dato il suo sostegno all'ingresso del paese nell'Ue. «L'Europa è con voi», ha aggiunto.

Il presidente del governo di Madrid sta ora incontrando il presidente Volodymyr Zelensky.

Si tratta della terza visita di Sánchez in Ucraina dall'inizio della guerra che cade in un momento particolare, mentre sta iniziando la controffensiva ucraina.

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COMMENTI
 

Trapp 1 anno fa su tio
🤮🤮🤮

curiuus 1 anno fa su tio
Speriamo che Sanchez abbia portato il portafoglio... tanto Zelensky pitoccherà come sta facendo da anni ormai....

Arcadia7494 1 anno fa su tio
1 / visto che i filoputler si lamentano sempre dell'informazione occidentale, magari quella cinese per loro è più realistica? Propongo le opinioni, da un articolo di Federico Rampini, su ciò che pensano vari analisti cinesi della situazione russa dopo Wagner . Si tratta di " analisti cinesi più autorevoli – in posizioni di rilievo, pubblicati da media ufficiali, quindi non sgraditi a Xi Jinping – hanno espresso diagnosi preoccupate e severe sulla stabilità del regime di Mosca. La vicenda Wagner per loro non è affatto finita"

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
2 / Il primo esperto, Feng Yujun, dirige a Pechino il Centro per gli Studi sulla Russia e l’Asia centrale: “La rivolta [della Wagner, ndr] non è stata un evento isolato. E’ il risultato dell’accumulazione di contraddizioni interne ed esterne. E’ stata esasperata dal costante peggioramento delle prospettive della guerra condotta dalla Russia contro l’Ucraina. [La rivolta] va compresa nel contesto di una instabilità domestica e di un’insofferenza contro la guerra dentro la Russia. La guerra ha creato profonde divisioni anche in seno all’élite dominante in Russia. L’ostilità verso Putin è cresciuta in ambienti-chiave dell’economia. Il numero di sostenitori leali di Putin ai vertici della società russa si è assottigliato. Con la ribellione della Wagner le tensioni politiche dentro la Russia saranno ulteriormente accentuate. Avrà ripercussioni profonde sul futuro della Russia (..) La volatilità della politica russa è destinata a durare"

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
3 / Secondo esperto, Zhao Long, vicedirettore dell’Institute for Global Governance Studies: “Benché vi siano in Russia coloro che sono delusi dai risultati del loro esercito in Ucraina, l’élite rimane unita attorno a Putin. Tuttavia la rivolta può essere il sintomo di un crescente malcontento e di una stanchezza sia fra le truppe russe sia nella società in generale. L’uso da parte di Mosca di compagnie militari private è un’arma a doppio taglio. Se Putin consente a questi gruppi di crescere ulteriormente, ciò può sfociare in ulteriori guerre tra fazioni, instabilità politica, fino ai disordini civili. Questa ribellione avrà un impatto sul morale delle truppe russe e inciderà sul loro rendimento al fronte. L’Ucraina coglierà l’opportunità per intensificare la sua controffensiva. Questi eventi possono incoraggiare ancor più i paesi della Nato nel loro sostegno all’Ucraina, come potremo vedere durante il prossimo vertice Nato a Vilnius l’11 e 12 luglio (...)

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
4 / Terzo esperto, Li Hao, docente alla School of International Studies, Sichuan University: “Nessuno voleva vedere la Russia cadere nelle mani di Prigozhin. Una Russia destabilizzata sarebbe stata un disastro per il mondo intero. Per quanto breve, la ribellione ha inflitto un colpo duro alla Russia. La Russia ha fallito nel compito di creare un stabile catena di comando [nelle sue forze armate] in Ucraina. Diverse fazioni si combattono fra loro. La guerra non va nella direzione favorevole alla Russia. Le lotte tra questi gruppi sono destinate a esplodere. L’aver concesso a queste forze armate private di svilupparsi, è come avere nutrito una tigre. Arriva il momento del castigo”.

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
5 / Quarto esperto Wang Siyu, ricercatore alla Shanghai International Studies University: “Il fatto che la Divisione Wagner nella sua marcia sua Mosca avesse incontrato scarsa resistenza è un segnale che un certo numero di cittadini russi e di soldati sostenevano Prigozhin oppure quantomeno condividevano le sue critiche al ministero della Difesa. Altri ancora semplicemente non erano disposti a rischiare la vita per difendere il Cremlino. Questa ribellione ha seriamente indebolito l’autorità del ministero della Difesa in Russia e ha danneggiato la reputazione delle forze armate. La crisi della Wagner ha avuto un impatto negativo sulla posizione della Russia nel conflitto. … Colpirà il morale e la volontà delle truppe russe al fronte. … Può generare altri effetti imprevedibili in futuro. Il fatto che questa ribellione sia rimasta impunita ha creato un precedente. Altri in Russia potrebbero decidere di esprimere il loro malcontento con modalità simili?”

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a Arcadia7494
Si ma tanto è come parlare al vento. Loro leggono qualche post su qualche telegram pro-cremlino, ed è fatta: oro colato! Il resto non interessa. Nemmeno i missili sui civili (in Donbass tra l’altro!!) che loro stessi volevano “liberare” dai cattivoni ucraini

Arcadia7494 1 anno fa su tio
Risposta a TheQueen
TheQueen, beh però se anche i loro super amiconi cinesi concordano almeno in parte, magari qualcuno , non so, finalmente, sia mai che, forse ...😄

Tiki8855 1 anno fa su tio
Parole di rito e niente altro....

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a Tiki8855
Pensa invece quelle che scrivi tu quanto siano interessanti… 🍷 è meglio

Tiki8855 1 anno fa su tio
Risposta a TheQueen
Il declino è segnato - le visite diplomatiche non cambieranno di certo il corso del fallimento del giullare e dei suoi burattini....
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