La pubblica accusa aveva chiesto 20 anni di reclusione all'oppositore di Putin.
MOSCA - L'oppositore russo Aleksey Navalny è stato condannato a 19 anni di reclusione in un processo per «estremismo» considerato di chiara matrice politica. Lo riporta Novaya Gazeta Europe. La pubblica accusa aveva chiesto 20 anni di reclusione.
Novaya Gazeta Europe è stata fondata a Riga (Lettonia) l'anno scorso da un gruppo di ex giornalisti della prestigiosa testata investigativa Novaya Gazeta, costretta a sospendere la propria attività per le pressioni delle autorità russe a causa della sua posizione critica nei confronti della guerra in Ucraina.
«Un verdetto inaccettabile» - «L'ultimo verdetto dell'ennesimo processo farsa contro Alexey Navalny è inaccettabile. Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime del Cremlino. Ribadisco l'appello dell'Ue per il rilascio immediato e incondizionato di Navalny». Lo scrive in un tweet il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
«Che l'arbitrario sistema giudiziario russo rinchiuda Alexei Navalny per altri 19 anni è una palese ingiustizia. (Il presidente russo Vladimir) Putin non teme nulla di più che l'opporsi alla guerra e alla corruzione in favore della democrazia, anche anche se avviene dalla cella di una prigione», scrive dal canto suo sulla rete sociale X (ex Twitter) la ministra tedesca degli esteri, Annalena Baerbock, secondo cui in questo modo il Cremlino non metterà comunque «a tacere le voci critiche».