Le agenzie di intelligence di Seul ritengono Pyongyang nelle condizioni per effettuare un nuovo test in qualsiasi momento
SEUL - La Corea del Nord potrebbe organizzare nell'immediato futuro varie provocazioni, incluso un test nucleare, allo scopo di distogliere l'attenzione sul fronte interno dalla crisi alimentare in corso nel Paese. È l'ipotesi rilanciata dal ministero della Difesa di Seul, nel corso di un'audizione parlamentare tra le crescenti tensioni intercoreane dopo che Pyongyang ha deciso a fine settembre di apportare una modifica alla sua Costituzione includendo l'obbligo della politica di rafforzamento dei suoi armamenti nucleari.
«Per sviare verso l'esterno le lamentele interne sui problemi alimentari e sui fallimenti della politica economica, c'è la possibilità che il Nord conduca varie provocazioni strategiche e tattiche, incluso un settimo test nucleare», ha riferito il ministero, nel resoconto dei media sudcoreani.
Il Paese eremita ha effettuato la sua ultima detonazione atomica a settembre 2017, ma dall'inizio del 2023 le agenzie di intelligence di Seul hanno detto di ritenere Pyongyang nelle condizioni per effettuare un nuovo test in qualsiasi momento, in base alla volontà del leader Kim Jong-un. Il ministero ha anche valutato che il Nord dovrebbe ritentare a ottobre il lancio del suo satellite spia militare Malligyong-1, come previsto, dopo i fallimenti di maggio e agosto.
Il ministero, inoltre, ha spiegato che l'esercito nordcoreano sembra concentrarsi sul sostegno agli sforzi agricoli nel periodo del raccolto, sottolineando l'assenza di esercitazioni su larga scala vicino al confine dopo quelle estive. Nell'occasione, i militari di Seul hanno anche delineato gli sforzi per rafforzare le operazioni combinate con gli Stati Uniti, tra cui quelle della prossima primavera denominate 'Freedom Shield', attese a marzo per 11 giorni consecutivi.