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CROAZIAAvvelenamento da bibite, CocaCola ritira alcuni dei suoi prodotti

08.11.23 - 16:47
Le autorità sanitarie hanno aperto un'inchiesta e invitato la popolazione a evitare di consumare alcuni dei prodotti gassati del gigante
Depositphotos (eevl)
Fonte Ats ans
Avvelenamento da bibite, CocaCola ritira alcuni dei suoi prodotti
Le autorità sanitarie hanno aperto un'inchiesta e invitato la popolazione a evitare di consumare alcuni dei prodotti gassati del gigante

ZAGABRIA - Dopo almeno cinque casi sospetti di avvelenamento con bibite gassate riportati ieri in Croazia, tutte le grandi catene di supermercati e molti bar e ristoranti hanno deciso di ritirare provvisoriamente dal mercato i prodotti della Coca Cola.

Le autorità sanitarie hanno aperto un'inchiesta e invitato la popolazione a evitare consumazioni di alcuni prodotti gassati del gigante alimentare.

Ieri in Croazia si sono diffuse notizie, prima sulle reti social e poi confermate dalle autorità, di alcuni casi di avvelenamento dopo la consumazione di un'acqua minerale prodotta dalla Coca Cola. Nelle ultime 24 ore sono state cinque le persone che si sono rivolte al pronto soccorso per sospette lesioni alla cavità orale e all'esofago che sembrano causate dall'ingestione di sostanze caustiche.

Si tratta di giovani che dichiarano di aver consumato bibite gassate o acqua minerale e di aver sentito subito dopo un fortissimo bruciore nella bocca e nello stomaco, in alcuni casi accompagnati da vomito con tracce di sangue. I casi sono separati, due sono avvenuti a Zagabria, gli altri in altre tre città della Croazia. I pazienti non sono in condizioni critiche e quasi tutti sono stati già dimessi con lesioni lievi alla mucosa dell'esofago, ma con una cura di dieta speciale di alcune settimane.

Dalla filiale della Coca Cola in Croazia è stato confermato che le lesioni al sistema digerente di alcuni dei pazienti sono avvenute dopo la consumazione di alcuni loro prodotti, ed è stato annunciato il ritiro dal mercato di una serie di Coca-Cola Original Taste di mezzo litro in bottiglie di plastica e due serie dell'acqua minerale Römerquelle Emotion Blueberry Pomegranate di 330 ml, su ordine dell'Ispettorato per la Sanità Pubblica.

Dalla società hanno però anche riferito che una loro "prima analisi interna non ha mostrato nessuna irregolarità nel processo di produzione, imbottigliamento e negli stessi prodotti".

Intanto le autorità sanitarie e lo stesso ministro della Sanità hanno consigliato ai cittadini di astenersi dalla consumazione di bibite gassate. Sono in corso anche accertamenti dell'Ispettorato per la Sanità pubblica e della polizia. Per ora non è chiaro se e come le sostanze caustiche siano arrivate nelle bibite, e dove potrebbe essere la fonte della contaminazione, anche tenendo conto che l'acqua minerale viene prodotta in Austria, mentre la classica Coca Cola in uno stabilimento in Croazia.

Nel pomeriggio di ieri si è diffuso panico sui social e da stamattina è quasi impossibile acquistare prodotti della Coca Cola nei supermercati e in molti bar e ristoranti che per precauzione li hanno ritirati dalla loro offerta.

Ad alimentare il panico e sospetti è stata la rivelazione di un simile caso di avvelenamento, ma con conseguenze molto gravi per il sistema digerente del paziente, che avrebbe riportato forti lesioni alla cavità orale, all'esofago e allo stomaco. Si tratta di un uomo che alcuni mesi fa in un ristorante a Fiume avrebbe consumato l'acqua minerale Römerquelle. Di questo fatto non era stato informato il pubblico, ed è stato scoperto solo ieri.

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