«Stiamo parlando di un grande aereo militare. È stato caricato solo per un terzo, in base alle parole degli stessi russi»
BELGOROD - Potrebbero esserci stati sia missili che prigionieri ucraini insieme a bordo dell'aereo militare da trasporto russo Ilyushin Il-76 abbattuto ieri sulla regione russa di Belgorod: il dubbio è espresso da un dirigente del Gur, i servizi segreti militari di Kiev, citato dall'agenzia Unian.
Mosca sostiene che a bordo vi fossero 65 prigionieri di guerra ucraini che si apprestavano a essere liberati, mentre Kiev afferma che l'aereo trasportasse missili balistici, di quelli che bombardano quotidianamente il territorio ucraino. Il presidente Volodymyr Zelensky ha chiesto un'indagine internazionale sull'episodio mentre il Cremlino chiede che si indaghi sui «crimini di guerra ucraini».
«Potrebbero esserci missili tipo S-300 a bordo, così come missili e persone allo stesso tempo. Stiamo parlando di un grande aereo militare. È stato caricato solo per un terzo, in base alle parole degli stessi russi. (...) Allo stesso tempo c'erano anche altri aerei militari Antonov An-26 e An-72, nella zona» dove c'è stato l'abbattimento: circostanze che meritano un'indagine approfondita, ha affermato Andriy Yusov, rappresentante della direzione principale del Gur.
Yusov ha ricordato che «secondo le norme del diritto internazionale, lo Stato che detiene i prigionieri di guerra è responsabile della loro sicurezza, compreso il trasporto per lo scambio», aggiungendo che al riguardo l'Ucraina «ha adempiuto a tutte le condizioni e obblighi».