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L'ex "first minister" ha reso testimonianza davanti alla commissione d'inchiesta indipendente
LONDRA - Una Nicola Sturgeon visibilmente emozionata, che a stento ha trattenuto le lacrime, ha affermato di essersi sentita «sopraffatta» dalla pandemia quando era ancora "first minister'"scozzese nel 2020 nel corso della sua testimonianza resa oggi a Edimburgo davanti alla commissione d'inchiesta indipendente chiamata a indagare sulle negligenze della risposta del Regno Unito durante l'emergenza Covid.
«Ero first minister quando è iniziata la pandemia e avrei preferito non esserlo ma lo ero e dovevo comportarmi come il miglior capo di governo possibile», ha detto l'ex leader dello Scottish National Party (Snp), uscita di scena dopo lo scandalo finanziario che ha colpito il suo partito indipendentista.
«Spetta ad altri giudicare se ci sono riuscita», ha aggiunto Sturgeon sottolineando di aver sentito una «schiacciante responsabilità» in quei momenti. In una precedente udienza a cui aveva partecipato la sua ex responsabile dello staff Liz Lloyd, era stato reso pubblico un messaggio di Sturgeon dove Boris Johnson, premier britannico nel periodo più acuto dell'emergenza, veniva bollato come «clown» per la sua incapacità nel gestire la situazione.
L'ex leader scozzese ha ribadito le sue critiche a BoJo senza entrare nel merito di quel linguaggio inappropriato: «Non credo di tradire alcun segreto qui rispetto a quello che pensavo di Boris Johnson ritenendolo la persona sbagliata per essere primo ministro».
