La testimonianza di una ragazza: «Già dalla partenza mi ero resa conto che non sarebbe stato un viaggio normale».
LIPSIA - Sono passati dieci giorni da quando, sull’A9, nei pressi di Lipsia, un Flixbus diretto a Zurigo è uscito di strada, ribaltandosi e causando la morte di quattro persone e il ferimento di altre sei. Oggi, alcune testimonianze riferiscono di un continuo e feroce litigio tra i due autisti durante il viaggio. Motivo, forse, alla base dell’incidente.
Un viaggio anomalo - «Se ci ripenso, mi torna la rabbia - racconta a “Tz” una 28enne, quel 27 marzo a bordo del mezzo - già al momento della partenza, a Berlino, mi ero resa conto che non sarebbe stato un viaggio normale. Intanto, uno dei due autisti si è presentato in ritardo con un caffè in mano. Immediatamente, il suo collega si era arrabbiato».
Litigio continuo - I due avrebbero continuato a litigare a voce alta e urlando: «Sono andati avanti fino all’incidente. Lo scontro ha influenzato anche lo stile di guida del conducente. Cambiava corsia in modo aggressivo, suonava in continuazione il clacson e frenava bruscamente. L’autista era imprudente. Mi sono tolta le cuffie perché ero molto preoccupata».
«Bravissimi i soccorritori» - La giovane si è procurata una lieve ferita alla spalla. La sua vicina di posto ha avuto più sfortuna: è una delle quattro vittime dell’incidente. «Il lavoro dei soccorritori è stato egregio - conclude la ragazza - sono arrivati cinque minuti dopo la chiamata. Si sono presi cura di tutti in modo eccellente e hanno portato la maggior parte dei passeggeri all'ospedale di Lipsia per un esame di controllo».