È stata comunicata ai mediatori internazionali la volontà di proseguire già dalla prossima settimana
GAZA CITY - Hamas si ritira dai colloqui per una tregua nella Striscia di Gaza a causa della «mancanza di serietà e dei massacri in corso contro civili disarmati». Anzi, no. L'informazione riportata dall'agenzia Afp è falsa, secondo quanto ha dichiarato il gruppo terroristico palestinese citato dai media israeliani.
«Uno degli obiettivi dell'escalation contro la nostra nazione da parte di Netanyahu e del suo governo è quello di bloccare la strada verso un accordo che fermi l'aggressione contro il nostro popolo, e questo è chiaro a tutti», si legge nella dichiarazione di smentita.
Le parole di Hamas arrivano all'indomani del pesante bombardamento israeliano del campo profughi di al-Mawasi a Khan Younis. L'attacco, finalizzato a colpire due comandanti dell'organizzazione, avrebbe causato 92 morti e più di 280 feriti - compresi molti civili. Il comandante della Brigata Khan Younis sarebbe stato ucciso, mentre Mohammed Deif, a capo delle Brigate Qassam e comandante militare di Hamas, starebbe «bene».
Il leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha dichiarato ai mediatori internazionali - Qatar ed Egitto - che è necessario, che il primo ministro israeliano Netanyahu venga pressato affinché si metta fine ai combattimenti. I colloqui per una tregua riprenderanno già la prossima settimana a Doha.