Il figlio dice che Sheikh Hasina è «profondamente delusa» dalle proteste contro il governo
DACCA - Quella di Sheikh Hasina è stata una partenza precipitosa, tanto da non averle lasciato il tempo di registrare il previsto messaggio alla nazione. La premier del Bangladesh ha dovuto lasciare in fretta e furia la sua residenza e, accompagnata dalla sorella Sheikh Rehana, ha trovato rifugio in India. La base aerea di Hindon è solo una tappa intermedia, spiegano i media bengalesi: la 76enne avrebbe chiesto di poter ripartire per Londra e l'intelligence di Delhi sarebbe disposta ad assecondare questo suo desiderio.
Il figlio di Hasina, Sajeeb Wazed Joy, ha dichiarato alla Bbc che la carriera politica della madre finisce qui. Hasina, che già domenica pensava alle dimissioni, è «profondamente delusa» di questa rivolta nei confronti della sua leadership. «Ha trasformato il Bangladesh. Quando ha preso il potere (nel 2009, ndr), era considerato uno stato in declino. Era un paese povero. Fino a oggi era considerato una delle tigri emergenti dell'Asia» ha affermato Joy, che ha replicato alle accuse di un uso eccessivo della forza giunte dai manifestanti. «Ci sono stati poliziotti picchiati a morte, 13 solo ieri. Quindi cosa vi aspettate che faccia la polizia quando la folla picchia a morte le persone?»
Il capo dell'esercito, il generale Waker-Uz-Zaman, ha annunciato la formazione di un governo ad interim e che incontrerà i rappresentanti degli studenti e degli insegnanti. È nei campus universitari che il movimento di protesta è nato circa un mese fa, come un'opposizione pacifica al sistema di quote degli impieghi pubblici riservate ai parenti dei reduci della guerra d'indipendenza del 1971. Il dissenso nei confronti del governo si è gradualmente allargato ed è esploso nei giorni scorsi in una violenza fuori controllo, che ha lasciato sul campo ben più di 300 morti (almeno 56 solamente questo lunedì) e ha trasformato la capitale Dacca in un campo di battaglia. L'assalto alla residenza della premier è avvenuto pochi minuti dopo la partenza di Hasina.