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TERRITORI PALESTINESIColoni israeliani attaccano un villaggio in Cisgiordania: un morto e 12 feriti

16.08.24 - 08:03
Date alle fiamme case e villaggi. I responsabili sarebbero un centinaio di «giovani estremisti e violenti»
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Coloni israeliani attaccano un villaggio in Cisgiordania: un morto e 12 feriti
Date alle fiamme case e villaggi. I responsabili sarebbero un centinaio di «giovani estremisti e violenti»

RAMALLAH - Giovedì sera il villaggio palestinese di Jit, in Cisgiordania, è stato assaltato da decine di coloni israeliani, molti dei quali mascherati. Il bilancio è drammatico: un 23enne è stato ucciso e un'altra persona è stata gravemente ferita a colpi d'arma da fuoco. Almeno quattro case e sei veicoli sono stati dati alle fiamme. In totale sarebbero una dozzina le persone che hanno riportato conseguenze fisiche.

I funzionari della sicurezza israeliani hanno riferito ai media locali che gli aggressori - che hanno lanciato pietre e molotov contro i residenti - erano almeno 100 e che non è chiaro chi sia stato ad aprire il fuoco. Soldati e polizia sarebbero arrivati sul posto pochi minuti dopo la segnalazione del «grave incidente». Sono stati gli stessi uomini delle Forze di sicurezza israeliane a disperdere gli assalitori e portarli fuori dal villaggio.

Un civile israeliano è stato arrestato. L'esercito ha avviato un'indagine congiunta con la polizia e lo Shin Bet.

In merito agli aggressori, «sappiamo che è un gruppo WhatsApp di giovani estremisti e violenti, la maggior parte dei quali non è nemmeno di Samaria» ha dichiarato Yossi Dagan, il capo del Consiglio regionale alla radio israeliana Kan. «Li disprezzo come la maggior parte del Paese». Dagan ha aggiunto: «Sono in contatto costante con la polizia, con l'esercito israeliano e con le Forze di sicurezza, e anche con i residenti che ieri mi hanno chiamato e mi hanno chiesto di parlare con la polizia perché si sentivano lacerati da questa violenza».

Le reazioni - Il presidente israeliano Isaac Herzog ha «condannato fermamente» l'attacco e ha definito questa violenza «un pogrom». Dello stesso avviso è anche il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il cui ufficio intende considerare l'incidente «con severità», ma inquadra le azioni come un tentativo di combattere il terrorismo, piuttosto che come terrorismo in sé. Ha inoltre annunciato che «i responsabili saranno catturati, processati e condannati», come riportato da The Times of Israel.

Critiche riguardanti l'episodio di violenza sono state mosse anche dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, il quale ha denunciato gli «estremisti» che stanno devastando la città palestinese «mentre i nostri soldati combattono su vari fronti per difendere lo Stato di Israele». «Condanno fermamente qualsiasi tipo di violenza e do il mio pieno appoggio alle Idf, allo Shin Bet e alla polizia israeliana affinché svolgano i loro ruoli e affrontino la questione con severità. La rivolta estremista va contro tutti i comandamenti morali dello Stato di Israele», ha scritto Gallant sui social media.

Dal canto suo, il ministro per la Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir si è scagliato contro Gallant e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa israeliane (Idf) Herzi Halevi, imputando a loro la responsabilità di quanto accaduto. «Ho detto al capo dello stato maggiore che non appoggiare i soldati nell'uccidere un terrorista che lancia sassi porta a incidenti come quello», afferma Ben Gvir in un comunicato citato dai media israeliani. «Nonostante ciò, è inequivocabilmente vietato farsi giustizia da soli», continua il ministro ultranazionalista senza denunciare esplicitamente i coloni. «Sono le Idf che devono occuparsi del terrorismo e della deterrenza, anche nel caso di Jit. È giunto il momento che il ministro della Difesa lo faccia».

Non si è fatta attendere nemmeno la condanna da parte della Casa Bianca, che ha criticato le autorità dello Stato ebraico per non essere regolarmente intervenute in tempo per prevenire gli attacchi contro i palestinesi. Tali episodi «sono inaccettabili e devono cessare», ha affermato un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano in una dichiarazione rilasciata al quotidiano Times of Israel. «Le autorità israeliane devono adottare misure per proteggere tutte le comunità dai danni: ciò include intervenire per fermare tale violenza e chiedere conto a tutti gli autori di tale violenza», aggiunge il funzionario Usa.

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