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LIBANOIn Libano oggi a scoppiare sono i walkie-talkie: almeno 9 i morti

18.09.24 - 16:50
Dopo quella di mercoledì, una nuova ondata di esplosioni in tutto il Paese. 300 i feriti. I dispositivi acquistati con i pager esplosi.
keystone-sda.ch / STF (WAEL HAMZEH)
In Libano oggi a scoppiare sono i walkie-talkie: almeno 9 i morti
Dopo quella di mercoledì, una nuova ondata di esplosioni in tutto il Paese. 300 i feriti. I dispositivi acquistati con i pager esplosi.

BEIRUT - Dopo i cercapersone, brillati ieri in diverse località del Libano, oggi è il turno dei walkie-talkie anche questi utilizzati dai membri di Hezbollah.

Come riportato dai media libanesi a essere colpite sarebbero diverse persone in diverse località del Paese. Stando a Hezbollah, scrive il Guardian, «anche in questo caso si tratterebbe di piccole esplosioni».

Secondo alle fonti ufficiali dello Stato libanese 9 persone avrebbero perso la vita mentre i feriti sarebbero almeno 300.

Anche alcuni pannelli solari, in diverse aree della capitale Beirut, sarebbero scoppiate.

Le esplosioni avvenute ieri, che hanno interessato migliaia di cerca persone, hanno causato un totale di 12 morti e 2'800 feriti.

Stando a quanto riferito dal New York Times il responsabile dello scoppio dei pager sarebbe Israele, reo di aver introdotto nei dispositivi dell'esplosivo nella partita acquistata da Hezbollah. I walkie talkie detonati, sostengono sempre fonti interne libanesi, sarebbero stati acquistati proprio assieme a questi ultimi.

Intanto dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani è arrivata la condanna per «l'aver preso di mira in maniera deliberata migliaia di persone, civili o membri di gruppi armati, a spregio della loro posizione al momento dell'attacco», questa - ha ribadito l'Alto Commissario Volker Türk, «è una violazione del diritto internazionale, e dei diritti umani».

A mostrare preoccupazione, anche il segretario generale António Guterres che ha parlato «di serio rischio di una drammatica escalation in Libano».

Hezbollah: «La vendetta sarà sanguinosa»
Il capo del Consiglio esecutivo di Hezbollah Hashem Safieddine ha minacciato pubblicamente la vendetta per il secondo giorno di esplosioni in Libano di dispositivi in dotazione ai membri del gruppo sciita filoiraniano. «Questi attacchi saranno sicuramente puniti in modo unico, ci sarà una vendetta sanguinosa», ha detto, citato dal Times of Israel. Safieddine è cugino e stretto collaboratore del leader Hasan Nasrallah.
«Il nemico dovrebbe sapere che non siamo sconfitti, che non ci piegheremo, che non ci ritireremo e che non saremo influenzati da ciò che sta facendo», ha detto.

Fonte Ats ans

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