La richiesta di stop da Teheran, mentre dall'Iraq le milizie sciite si fanno da parte: «È una questione interna»
BAGHDAD - L'Iran ha chiesto all'Ucraina di "interrompere immediatamente" il suo sostegno a "gruppi terroristi in Siria", nel contesto dell'avanzata delle forze filo-turche che si oppongono al governo di Damasco, sostenuto da Teheran. Lo ha affermato Mojtaba Damirchiloo, direttore generale del dipartimento per l'Eurasia presso il ministero degli Esteri iraniano.
Facendo riferimento a rapporti riguardo a "un commercio illegale di armi ricevute dagli Usa da parte di alcuni funzionari ucraini e il sostegno dell'Ucraina di gruppi classificati come terroristi in Siria", il funzionario ha affermato che il comportamento di Kiev è "una palese violazione degli impegni internazionali in materia di prevenzione e lotta al terrorismo e ne ha chiesto l'immediata cessazione", riferisce Mehr.
Faleh al-Fayyad, capo delle Forze di Mobilitazione Popolare irachene, la coalizione di milizie sciite irachene filo-iraniane, ha dichiarato oggi che quanto sta accadendo in Siria "è una questione interna", affermando che le sue forze sono comunque pronte per "qualsiasi emergenza". Finora rispetto all'offensiva militare degli insorti siriani appoggiati dalla Turchia, le milizie irachene filo-iraniane hanno inviato un manipolo di soli 200 uomini sbaragliato nei giorni scorsi e in poche ore dai loro rivali sunniti lungo la strada tra Aleppo e Hama.
Parlando a Baghdad e ripreso dai media iracheni, Fayyad ha affermato che "le gravi ripercussioni nella regione sono iniziate circa un anno fa dalla Palestina, portando la regione a una nuova fase". "La crisi siriana è un evento interno e non abbiamo alcun coinvolgimento, ma siamo preparati per qualsiasi emergenza", ha detto Fayyad.