Ora si tratta di capire se nelle celle sottoterra ci siano ancora persone vive
DAMASCO - Le squadre di protezione civile siriana stanno indagando sulle «celle sotterranee nascoste» nella famigerata prigione Sednaya, vicino Damasco, dopo che con la caduta del regime il carcere, definito da Amnesty un «mattatoio umano», è stato aperto e i detenuti rilasciati.
Ora si tratta di capire se nelle celle sottoterra ci siano ancora persone vive. Lo riportano i medi internazionali.
Molti i video delle persone liberate dalla famigerata prigione. «Non abbiate paura... Bashar Assad è caduto», dice uno dei ribelli in un video mentre cerca di far uscire in fretta e furia fiumi di donne dalla prigione di Sednaya. Mentre escono dalle celle, si può vedere un bambino camminare lungo un corridoio.
Secondo Rami Abdurrahman dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, decine di migliaia di detenuti sono stati finora liberati dalle prigioni siriane.
Nel 2022, un rapporto indipendente Admsp ha affermato che Saydnaya «è diventata effettivamente un campo di sterminio» dopo l'inizio della guerra civile, riporta Bbc. Si stima che più di 30.000 detenuti siano stati giustiziati o siano morti a causa di torture, mancanza di cure mediche o fame tra il 2011 e il 2018. Citando i resoconti dei pochi detenuti rilasciati, almeno altri 500 detenuti sono stati giustiziati tra il 2018 e il 2021.