Stop improvviso all'ordinanza quando ormai era tutto pronto: «Prima di chiudere voglio capire»
MILANO - Sembrava tutto fatto ieri sera per l'ordinanza di coprifuoco in Lombardia, voluto per rallentare i contagi da coronavirus. Poi una frenata improvvisa, quando mancava solo la firma del ministro della Salute italiano, Roberto Speranza, ha fatto slittare tutto.
A mettersi di traverso nei confronti della misura è stata la politica e, in particolare, Matteo Salvini che - riferisce il Corriere della Sera - ha di fatto fermato il presidente leghista della Regione, Attilio Fontana, chiedendo un cambio di passo. Il leader del Carroccio avrebbe evocato alcune perplessità, anche - si legge su Open - a seguito di alcune pressioni arrivate sia dalla base del partito che dai rappresentanti delle categorie direttamente toccate dall'ordinanza.
«Prima di chiudere io voglio capire». La mossa improvvisa di Salvini si rivolge quindi ai sindaci dei capoluoghi lombardi, tutti allineati a favore del provvedimento (da loro richiesto). E l'obiettivo è quello di ammorbidire la misura, permettendo a una parte degli esercizi pubblici di tenere le saracinesche alzate.
Una rivisitazione del provvedimento non sembra esclusa, mentre è molto difficile che l'ordinanza - al momento congelata - possa essere cancellata. Qualcosa in tal senso potrebbe cambiare già nel corso della giornata, mentre a Roma il ministro speranza attende solo una chiamata di Fontana per firmare il documento.