Questa è la sorte di 15 senatori del Movimento Cinquestelle, dopo il mancato voto di fiducia al nuovo esecutivo
ROMA - 15 senatori del Movimento Cinquestelle, che nelle scorse ore hanno votato contro la fiducia al governo guidato da Mario Draghi, saranno espulsi.
Lo ha annunciato su Facebook il capo politico del Movimento, Vito Crimi: «I 15 senatori che hanno votato no sono venuti meno all’impegno del portavoce del MoVimento che deve rispettare le indicazioni di voto provenienti dagli iscritti. Tra l’altro, il voto sul nascente Governo non è un voto come un altro. È il voto dal quale prendono forma la maggioranza che sostiene l’esecutivo e l’opposizione. Ed ora i 15 senatori che hanno votato no si collocano, nei fatti, all’opposizione».
Si tratta di Rosa Abate, Luisa Angrisani, Margherita Corrado, Mattia Crucioli, Fabio Di Micco, Silvana Giannuzzi, Bianca Granato, Virginia La Mura, Elio Lannutti, Barbara Lezzi, Matteo Mantero, Cataldo Mininno, Nicola Morra, Fabrizio Ortis, Vilma Moronese. Adesso potranno decidere se confluire in altri partiti, costituire un proprio gruppo o rimanere nel Gruppo Misto. Nessun provvedimento, invece, per i sei senatori (Giuseppe Auddino, Elena Botto, Antonella Campagna, Emanuele Dessì, Vincenzo Garruti, Simona Nocerino) che non hanno partecipato alla votazione.
Il Senato ha accordato la fiducia a Draghi con una maggioranza schiacciante: 262 contro 40 no. I contrari sono stati i 15 esponenti "ribelli" del M5S, i 19 di Fratelli d'Italia e alcuni senatori del Gruppo Misto.