La sentenza è arrivata oggi. Anche se l'ex-presidente non si è ancora pronunciato, c'è chi ci spera
SAN PAOLO - L'ex-presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva è stato oggi scagionato dal tribunale, per una lunga serie di accuse per corruzione, e potrà quindi candidarsi nuovamente alla presidenza.
Sebbene Lula stesso non lo abbia dichiarato, è altamente probabile che il candidato di sinistra vorrà porsi di fronte all'attuale presidente, Jair Bolsonaro, nelle presidenziali del 2022.
Lula, lo ricordiamo, ha già coperto due mandati fra il 2003 e il 2011. Nel 2018 non era stato però candidato dal suo partito, in quanto incarcerato per corruzione.
Nel 2019, dopo 580 giorni di detenzione, era stato rilasciato ma non aveva più potuto fare politica, in quanto deprivato dei suoi diritti di rappresentanza.