Lo ha dichiarato su Twitter il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali
ADDIS ABEBA - L'Eritrea ha accettato di ritirare le proprie truppe dalla regione del Tigray. Lo ha annunciato il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali.
La dichiarazione arriva dopo le intense pressioni degli Stati Uniti e della comunità internazionale. Solo un paio di giorni fa, durante la sua visita in Eritrea, Abiy ha riconosciuto per la prima volta la presenza di forze etiopi nella regione, martoriata dal mese di novembre da un conflitto particolarmente cruento. Testimoni hanno accusato i militari di aver compiuto saccheggi, stupri e omicidi.
«Durante i colloqui del 26 marzo con il presidente (eritreo, ndr) Issaias Afeworki, in occasione della mia visita ad Asmara, il governo eritreo ha accettato di ritirare le truppe fuori dai confini dell'Etiopia», si legge nel comunicato twittato da Abiy. Le truppe etiopi prenderanno il controllo del confine «con effetto immediato».
Non è chiaro il numero di soldati eritrei inviati nel Tigray: fonti sul posto parlano di migliaia di uomini.
On Discussions with President Isaias Afwerki pic.twitter.com/xN50NmKdob
— Abiy Ahmed Ali 🇪🇹 (@AbiyAhmedAli) March 26, 2021