È «assolutamente imperativo» l'esercizio della moderazione da tutte le parti, afferma il ministro degli Esteri Wang Yi
PECHINO - La Cina prende l'iniziativa e spinge per una soluzione della crisi Ucraina quando la portata dell'invasione russa ha una portata allarmante, spingendosi anche ad astenersi nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu sulla risoluzione che condannava l'aggressione di Mosca, in una mossa valutata dai Paesi occidentali come un distinguo nei confronti dell'azione del Cremlino.
Il ministro degli Esteri Wang Yi ha chiarito che il rispetto e la salvaguardia della sovranità e dell'integrità territoriale «valgono anche per l'Ucraina», uno dei cinque punti della posizione cinese sulla guerra Russia-Ucraina esposta nelle telefonate avute ieri con l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, la ministra degli Esteri britannica Liz Truss ed Emmanuel Bonne, consigliere diplomatico del presidente francese Emmanuel Macron. Gli altri punti, contenuti in più comunicati diffusi nella notte dalla diplomazia cinese, hanno menzionato «le legittime richieste di sicurezza della Russia», la moderazione contro l'escalation, la soluzione diplomatica (con la priorità ai colloqui diretti Ucraina-Russia) e una contrarietà alle risoluzioni 'leggere' Onu sull'uso di forza e sanzioni ai sensi del Capitolo VII.
Wang ha detto che è «assolutamente imperativo» l'esercizio della moderazione da tutte le parti per prevenire che il conflitto «sfugga al controllo», rilevando che Pechino ha seguito l'evoluzione della vicenda Ucraina e che «la situazione attuale è qualcosa che la Cina non avrebbe voluto vedere».
Intanto, il piano di evacuazione dei cittadini cinesi presenti in Ucraina è stato attivato: in una nota, l'ambasciata a Kiev ha assicurato che «tutti torneranno immediatamente a casa non appena le condizioni di volo potranno garantire la loro sicurezza», invitando comunque alla prudenza e a non «esporre segni di riconoscimento» come la bandiera cinese. Sui social network in mandarino si è affacciato un nuovo stato d'animo sulla crisi Russia-Ucraina sintetizzabile nel termine 'wū xīn gōngzuò': l'incapacità di trovare la concentrazione sul lavoro per i timori di quanto sta accadendo. Un livello emotivo che, malgrado l'approccio cauto o moderato dei media ufficiali che continuano a non menzionare parole quali guerra o invasione, conferma come l'interesse degli utenti della Rete per la crisi si stia rivelando fortissimo, oltre qualsiasi previsione.