Sul tavolo negoziale molti gli argomenti, specie sulla sicurezza: dalla guerra in Russia alla situazione "Taiwan"
WASHINGTON - Il consigliere per la sicurezza americana Jake Sullivan ha incontrato oggi a Vienna il capo della politica estera del Partito comunista cinese (Pcc), Wang Yi. Lo riferisce la Casa Bianca in una nota.
Sullivan e Wang hanno avuto una discussione «franca, sostanziale e costruttiva» su questioni chiave nelle relazioni bilaterali tra gli Usa e la Cina, sulla sicurezza globale e regionale, sulla guerra della Russia contro l'Ucraina e sullo stretto di Taiwan, si sottolinea nella nota.
L'incontro, spiega la Casa Bianca, rientra negli sforzi in corso per tenere aperto il dialogo con Pechino in base agli impegni presi dai presidenti Joe Biden e Xi Jinping a Bali lo scorso novembre. Il consigliere americano e il funzionario cinese hanno convenuto di «mantenere questo importante canale di comunicazione».
Da parte sua l'agenzia di stampa cinese Xinhua, a conferma di quanto Pechino consideri l'isola la prima linea rossa delle relazioni bilaterali, ha scritto che nell'incontro Wang «ha esposto in modo esauriente la posizione solenne della Cina sulla questione di Taiwan» a Sullivan.
Le parti hanno parlato poi di Asia-Pacifico, Ucraina e altre questioni internazionali e regionali di interesse comune, parte di «una discussione sincera, approfondita, sostanziale e costruttiva sulla promozione delle relazioni sino-americane», riferisce Xinhua.
Nel breve dispaccio dell'agenzia di stampa ufficiale cinese sono descritte in successione le priorità di Pechino nelle relazioni con gli Usa che non potevano che partire dal dossier Taiwan, quando «la riunificazione alla madrepatria» è iscritta nella Costituzione della Repubblica popolare e soprattutto del Pcc.
A seguire, «le due parti hanno anche scambiato opinioni sulla situazione dell'Asia-Pacifico, sull'Ucraina e su altre questioni internazionali e regionali di interesse comune», convenendo «di continuare a fare buon uso di questo canale di comunicazione strategico». Il colloquio odierno è avvenuto nell'ambito degli sforzi per «rimuovere gli ostacoli, evitare ulteriori cadute e stabilizzare i rapporti».
L'incontro tra Wang e Sullivan, che avevano avuto un colloquio a marzo quando le tensioni su Taiwan avevano avuto un'impennata, ha gettato le basi - secondo gli osservatori - per una possibile telefonata tra Biden e Xi.
Appena ieri l'inquilino della Casa Bianca ha detto ai giornalisti che ci sono stati progressi nell'organizzazione di un colloquio telefonico con il suo omologo cinese e che sarebbe andata in porto, evitando di fornire dettagli sulla tempistica.