Il presidente Emmanuel Macron torna a parlare del voto e della politica francese.
PARIGI - «Da domenica, stanno cadendo le maschere. È una prova di verità»: lo ha detto il presidente Emmanuel Macron, aprendo la sua conferenza stampa a Parigi. «Si vede la differenza fra chi difende i propri interessi e chi difende quelli comuni», ha aggiunto.
Le alleanze a sinistra e a destra sono «delle costruzioni di apparati, in nessun caso delle maggioranze per governare» ha detto Macron, invitando a unirsi «al blocco centrale, progressista, democratico e repubblicano». «Questo blocco, che unisce famiglie politiche ognuna con la propria identità, ha imparato a lavorare insieme da 7 anni. È unito e chiaro nel suo rapporto con la Repubblica, con l'Europa e sulle sue priorità. È lo zoccolo di un progetto di governo coerente. Lo ritengo utile al paese».
Macron ha sottolineato le differenza fra i Républicain e il Rassemblement National di Marine Le Pen, in particolare sul programma economico: «Pensate che Ciotti, con i Républicains che lo seguono, lui che spiegava che la maggioranza è troppo lassista e bisognava consolidare più rapidamente la spesa pubblica, governerà con il Rassemblement Natoinal, il cui programma è stato valutato da organismi indipendenti ad un costo di 100 miliardi di euro all'anno per i contribuenti?».
Quanto alla sinistra, Macron ha affermato che «sulla socialdemocrazia, l'economia sociale di mercato, la gauche si è alleata con l'estrema sinistra che, nella stessa campagna, si è resa colpevole di antisemitismo, di comunitarismo, di antiparlamentarismo e, di rottura di fatto con i valori della Repubblica».